Hostia «Nailed» [2022]

Hostia «Nailed» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.01.2023

 

Visualizzazioni:
603

 

Band:
Hostia
[MetalWave] Invia una email a Hostia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Hostia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Hostia

 

Titolo:
Nailed

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
- St. Sixtus :: Vocal;
- St. Anacletus :: Guitars;
- St. Evaristus :: Drums;
- St Xyxtus :: Bass;

 

Genere:
Death Metal / Grindcore

 

Durata:
23' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.11.2022

 

Etichetta:
Deformeathing Production
[MetalWave] Invia una email a Deformeathing Production [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Deformeathing Production [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Deformeathing Production

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Heavision
[MetalWave] Invia una email a Heavision [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Heavision [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Heavision

 

Recensione

Il terzo album dei polacchi Hostia succede l’ultimo rilasciato lo stesso anno 2022 di questo in disamina ed intitolato “Nailed”, forte di quindici brani condensati in appena venti tre minuti di ascolto. Indubbiamente il numero delle tracce parametrato alla durata dell’intero ascolto del lavoro lascia sin da subito trapelare l’idea che trattasi di un potente disco di grindcore death metal di quelli che fanno male. Ed in effetti il quartetto proveniente da Varsavia è in sostanza questo, fare male e colpire attraverso potentissimi passaggi ritmici unificati a riff imponenti; sostanzialmente il disco va apprezzato per la propria genesi tenuto conto che i brani si affacciano su un ideale religioso e, seppur di breve durata, tendono ben a scandire i propri contenuti anche in considerazione del fatto che le andature per essendo spaccatimpani, si rivelano moderate e grezze. Il gutturale growl che ben fa il proprio lavoro ci riporta idealmente a Terrorizer e Repulsion, senza trascurare neanche qualche passaggio dal sapore appena più industrial. La band su tracce come “Religion In Love” o ancora “Afterlie” e “The Vampire of Barcelona” evidenzia al meglio l’assetto del proprio stile, tutt’altro che banale, ma indubbiamente riservato a stomaci forti e a gente con i giusti attributi.

Track by Track
  1. Ceremony 70
  2. Stone In The Throat 65
  3. Religion Of Love 65
  4. Nailed 70
  5. The Return Of The Living Dead 65
  6. Little Priests 65
  7. Dad's Stew For Two 70
  8. Afterlie 70
  9. Fake It 70
  10. The Vampire Of Barcelona 75
  11. Polish Black Metal Makes Me Sleepy 70
  12. Siberian Werewolf 65
  13. Sister Bernadette 65
  14. Zajebie Cie 75
  15. Poison Leader 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 29.01.2023. Articolo letto 603 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.