June 1974 «Greetings From Mars» [2022]

June 1974 «Greetings From Mars» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.02.2023

 

Visualizzazioni:
552

 

Band:
June 1974
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Titolo:
Greetings From Mars

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Romano :: All instruments

 

Genere:
Post Rock / Alternative / Avantgarde

 

Durata:
39' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
02.02.2022

 

Etichetta:
Visionaire Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Come prima, purtroppo come prima. Questa è probabilmente una sintesi di questo “Greetings from Mars” dei June 1974.
Nell’ultimo disco di June 1974 abbiamo provato a dare una sufficienza d’incoraggiamento a questo progetto, visto che finalmente i brani, seppur non certo perfetti, perlomeno sembravano orientati nella giusta direzione, a dispetto di certi lavori più vecchi francamente quasi improponibili, ma “Greetings from Mars” non migliora e le magagne rimangono le stesse, sostanzialmente, ovvero una serie di temi musicali più o meno post anche interessanti a volte, ma praticamente lasciati là e accompagnati con strumenti che fanno cose minimali, di quelle che ti nascono durante qualsiasi improvvisazione a casa, come in “Supernova”, o che nel migliore dei casi costituiscono dei preludi abbozzati che potrebbero funzionare come introduzione a dei brani che non ci sono, perché i brani costistono in questo e nulla più, come “Caligo” o “Aura” o “The fugitive” evidenziano. A volte poi, come nella seconda metà del disco, June 1974 in realtà prova a fare cose più metal, come in “Cameo”, ma tutto avviene con dei riffs embrionali e con dei suoni post che sinceramente non c’entrano molto tra di loro, e solo in “Morte nera” si sente l’apporto sostanziale della chitarra solista (che stando ai credits dovrebbe essere di T. Talamanca) che sposta l’attenzione molto più su di sé che sul brano. Menzione a parte per ciò che sono, probabilmente, gli episodi peggiori dell’album, ovvero la title track, che in realtà finalmente utilizza dei buoni temi iniziali, ma li spreca completamente non riuscendo mai a distanziarsi da essi per tutta la durata del brano (6 minuti e mezzo), e per “Celeste”, che tra riffs di chitarra banalissimi e suoni di tastiera poco amalgamati, decisamente non funziona.
Ho provato a dare una chance a June 1974, ma se prima si poteva dare fiducia a questo progetto come incoraggiamento, qui i passi avanti fatti sono poco e niente, a dimostrazione che non ci è dato sapere per ora quanto di più abbia da dare questo progetto.

Track by Track
  1. Supernova 55
  2. Caligo 55
  3. Dream me again 55
  4. Greetings from Mars 50
  5. Aura 55
  6. The fugitive 60
  7. Cameo 60
  8. Morte nera 55
  9. Celeste 55
  10. Haven 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
56

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.02.2023. Articolo letto 552 volte.

 

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