A Violet Pine «Crown Shyness» [2022]

A Violet Pine «Crown Shyness» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
21.02.2023

 

Visualizzazioni:
631

 

Band:
A Violet Pine
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Titolo:
Crown Shyness

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Beppe Procida - vocal, guitar
Francesco Jacopo Bizzoca - guitar
Paolo Ormas - drums, background vocals on Am I there?

 

Genere:
Post-rock

 

Durata:
35' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.06.2022

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Violet Pine sono al quarto disco in nove anni di carriera, il secondo con una formazione nuova rispetto all’originale.
Difficile definire il loro stile ma spesso è meglio che a “parlare” sia la musica, attraverso le otto tracce presenti.

Si inizia con Rain, brano cupo e introspettivo in cui ho apprezzato la melodia che fa da sfondo, ma ho avuto qualche dubbio in merito al chorus che risulta poco incisivo; un pò più caotica Rust, la quale non rimane particolarmente impressa.
In Us abbiamo due momenti distinti: uno più pacato, delicato e godibile, verso la fine troviamo nuovamente dei suoni pesanti e leggermente opprimenti che rovinano una situazione che avrebbe potuto promettere bene.
Finalmente con Heaven in my desire troviamo uno spiraglio in cui, al di là di suoni ricercati e riflessioni elaborate, c’è un minimo di leggerezza che da struttura al tutto.
Moz# è interamente strumentale e non mi spingo nell’individuarne i significati nascosti; Am I there potrebbe avere un suo motivo d’essere, c’è uno sforzo maggiore nella ricerca di un ritornello che offra un’apertura, una sorta di sbocco per uscire dal caos generato dalla musica, un barlume di speranza che viene però soffocato dalla chitarra inutilmente appesantita
Buildings ha una partenza molto interessante ed elaborata, coerente il ritornello che dona un pò di energia al tutto, peccato per la voce del cantante che non mostra alcun tipo di emozione.
All these ghosts, come comprensibile anche dal titolo tutto sommato, è piuttosto malinconica e si trascina lentamente quasi con rammarico.
Crown Shyness è un album complesso e ricercato nelle melodie come nei testi, alcune idee mi hanno convinta, altre ho dovuto ascoltarle più e più volte per renderle appena “raggiungibili”.
Ho trovato assolutamente interessante il lavoro svolto dalla chitarra, soprattutto nei momenti più intimi, mentre risulta un pò debole in quelli in cui avrebbe potuto imprimere il proprio suono in modo deciso.
La voce del cantante è particolare, si distingue, tuttavia questa carenza di espressività, a mio modesto parere, non risulta sempre gradevole da ascoltare.
Sicuramente è un’opera che può piacere molto come no, il vero giudizio lo lascio a voi, io mi limito a dire che, con qualche sistemata, questa band ha tutto il potenziale per fare di più in maniera lineare.

Track by Track
  1. Rain 60
  2. Rust 55
  3. Us 60
  4. Heaven in my desire 60
  5. Moz #. S.V.
  6. Am I there?. 60
  7. Buildings 60
  8. All these ghosts 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

Recensione di reira pubblicata il 21.02.2023. Articolo letto 631 volte.

 

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