Ropes Inside a Hole «A Man And His Nature» [2023]

Ropes Inside A Hole ĞA Man And His Natureğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
28.02.2023

 

Visualizzazioni:
654

 

Band:
Ropes Inside a Hole
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Titolo:
A Man And His Nature

 

Nazione:
Italia / Svezia

 

Formazione:
Daniel Loefgren - vocals
Diago Ruggeri - bass, synth player
Flavio Di Bella - guitar
Rocco Catturani - drums
Andrea Binetti - guitar
Michele Verni - guitar

Guest:
William Suvanne - sax

 

Genere:
Post-Rock / Metal

 

Durata:
46' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.01.2023

 

Etichetta:
Voice of the Unheard Records
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Shove Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Viral Propaganda PR
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Recensione

I Ropes Inside a Hole arrivano con il secondo album intitolato ”A Man And His Nature" a gennaio 2023.
Molti i musicisti che hanno collaborato per dare forma, o anche solo una aggiunta, al tutto.
E’ presente anche la voce di Daniel Loefgren degli svedesi Suffocate For Fuck Sake, che ora è parte integrante della band.
I brani sono in totale sei e siamo curiosi di ascoltare il risultato di queste collaborazioni.
Si inizia con Distance, brano abbastanza lungo in cui abbiamo un’ambientazione soffusa nella musica e nel cantato (appena accennato), interrotta solo verso la fine dalla chitarra elettrica che suona pesantemente.
Others are gone I don’t care è altrettanto durevole e si muove su sonorità più rock; Loss and grief è un brano piuttosto confuso con una dinamica in costante evoluzione che però risulta un pò pesante alla fine dei quasi sette minuti di ascolto.
Feet in the swamp, gaze to the sky parte piuttosto cheta per poi, pian piano, svilupparsi in qualcosa di più energico e ritmato, tornando poi a un’atmosfera più blanda, alla fine il tutto risulta alquanto ripetitivo e un pò tedioso, a dirla tutta.
Overwhelmed parte già carica, verso la seconda metà si placa per poi riattivarsi meno pesantemente dell’inizio, una montagna russa di sperimentazione che continua a non convincermi appieno.
Time to sleep, finalmente, propone un qualcosa di spessore: la voce del cantante è sognante, delicata e intima, gli altri strumenti fanno il resto creando una melodia eterea ma non banale.
Sarò sincera, A man and his nature è un disco complesso, sicuramente suonato da chi di musica ne sa molto e con una buona dose di passione, ma difficile da ascoltare se non si è veramente appassionati del genere.
Lo schema adottato, partenza calma-risveglio-di nuovo più lento, ripetuto in così tante tracce risulta stancante e invoglia poco al proseguimento dell’ascolto.
Nonostante l’indiscutibile bravura di chi è coinvolto nel progetto, alcuni momenti li ho percepiti come caotici e troppo “carichi di suoni”, quando sarebbe stato interessante puntare un pochino di più sulla bella voce del cantante, sicuramente capace di dare quel tocco in più grazie al suo timbro e alla sua capacità interpretativa.
Infine, capisco che il genere suonato possa in un qualche modo mettere dei paletti, ma la durata media di ogni pezzo è sette minuti e, sempre a mio parere, risulta troppo lungo con la conseguenza che sono inevitabili delle ripetizioni nella musica stessa.
Ovviamente, per quanto cerco di essere oggettiva, qui ho espresso un mio modesto parere e sono certa che agli amanti di questo stile piacerà molto, purtroppo a me non ha fatto scattare quel brio per poterlo consigliare a occhi chiusi.

Track by Track
  1. Distance 60
  2. Others Are Gone. I Dont Care 60
  3. Loss And Grief 55
  4. Feet In The Swamp, Gaze To The Sky 55
  5. Overwhelmed 55
  6. Time To Sleep 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

Recensione di reira pubblicata il 28.02.2023. Articolo letto 654 volte.

 

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