Recensione

ZoneM è un progetto solista di Beppi Menozzi, già tastierista degli arcinoti Jus Primae Noctis e Il Segno del Comando, e “Sono dentro di me”, come si può evincere dalla copertina e dal nome del titolo, è un disco fondamentalmente prog rock d’epoca a forti tinte horror, di non facile comprensione, ma comunque efficace.
Si è definito quest’album come “Prog”, e devo dire che in realtà l’etichetta musicale qui è un po’ sacrificata, visto che alla fine è il mood horror che permea i brani, che passano da tematiche horror ma cangianti come nei primi due brani, ad una specie di jazz in “Amigdala”, per passare al puro mood che va da “Incubo Pt.2” fino a “Merrick”, dove il sound si fa sempre più inquieto e agitato, a volte con ipocrite ripartenze solari, e altre volte con influenze funky che comunque non distolgono l’ascoltatore dal feeling grottesco di “Sono dentro di me”, il tutto per un viaggio di 59 minuti e poco più, per palati fini e quindi di non facile assimilazione, e dove inoltre forse dove ogni tanto la voce femminile non mi sembra perfettamente amalgamata nel contesto musicale altrimenti ineccepibile, ma sinceramente sono difetti di cui possiamo e anzi dovremmo fregarcene, vista la qualità di tutto il resto di quest’album, il quale va ascoltato come un blocco unico, e di conseguenza non possiede secondo me dei veri e propri picchi compositivi.
Poco altro da dire: non si diventa dei nomi di culto per caso, ma non si rimane neanche in quell’olimpo a vita. Con il disco dei ZoneM Beppi Menozzi dimostra di meritare di stare ancora là dove merita. Disco consigliatissimo.

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