Thomas Frank Hopper «Bloodstone» [2022]

Thomas Frank Hopper «Bloodstone» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
25.03.2023

Band:
Thomas Frank Hopper

Titolo:
Bloodstone

Nazione:
Belgio

Formazione:
- Thomas Frank Hoppler :: Vocal, guitar;
- Diego Higueras :: chitarra;
- Jacob Miller a:: basso;
- Nicolas Scalliet :: batteria;

Genere:
Rock

Durata:
34' 32"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2022

Etichetta:
Vrec Music Label

Distribuzione:
Audioglobe

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Il cantante e chitarrista belga Thomas Frank Hopper, prevalentemente appassionato di musica che spazia dell’alternative rock miscelata con il blues, debutta con il suo “Bloodstone” richiamando consapevolmente a sé il clima del genere in un contesto proiettato a tempi più remoti. In effetti l’autore su assetti sonori semplicissimi, frutto di ritmiche e andature moderate da pochissimi spazi propositivi, offre un ascolto dai contenuti riflessivi e generosi. Al di là di un sound cristallino assai retrò e di un velato clean, l’autore, nel corso dell’ascolto delle dodici tracce proposte, richiama l’attenzione dell’ascoltare su un qualcosa che, seppur lontanamente, ricorda i più moderni Led Zeppelin, proprio a ribadire che la storia dei grandi non potrà mai e poi mai essere lasciata nel dimenticatoio. Suoni quindi ambientati al passato ma dall’effetto moderno caratterizzano questo lavoro e le tracce proposte, alcune delle quali quasi a voler rappresentare una diversa parte di sé stessi a cominciare dal contesto più ribelle dell’opener “Bloodstone” per poi adagiarsi su un contesto tutto made in USA con “Into The Water” tra rock polveroso e qualche buon effetto, ma ancora “Tomb Of The Giant”, brano acustico moderato e pieno di passione; che dire poi di “Mad Vagabond” con un riff d’apertura indimenticabile che fa scintille e tanto entusiasmo; le emozioni si rinnovano anche con “Savage”, brano nuovamente dall’indole americana dinamico, quasi danzante con l’ottimo lavoro di chitarra in assetto ritmico e in lead; conclude il disco “Mississippi” un blues in slide emozionante con un clean quasi a lasciarci immaginare di trovarsi a bordo del fiume e sognare con le note della nostra chitarra. Un ottimo esordio, disco carico di emozioni e di naturalezza.