The Lancasters «Standard Family Size» [2023]
Recensione
Il progetto The Lancasters nasce dalla mente di Dave con Fred alla batteria e Steve al basso. L’idea di fondo è quella di onorare la purezza e la libertà della corrente rock che “invase” l’Inghilterra tra il 1969 e il 1971.
 Nomi quali Led Zeppelin, Black Sabbath, Weed, Orang Utan, Rory Gallagher, Jeff Beck hanno dato l’ispirazione primaria al trio. Il primo LP e singoli furono realizzati nel periodo 2019-2022 in Europa e Stati Uniti, ma in mezzo a questi anni si aggiunge alla line up Khoti. Arriviamo al secondo LP, uscito il 10 marzo e si prospetta una vera esplosione di energia! Scopriamo quindi cosa ha da dirci Standard Family Size.
L’inizio è affidato a No ice cubes in my bourbon, traccia gradevole che ci riporta un pò indietro negli anni con un rock graffiante; The runner è più intrigante e nel chorus sviluppa un’apertura orecchiabile.
Little Suzie è una delle song più interessanti dell’album: un pò alla Rolling Stones (mica poco eh) con un tono canzonatorio.
Magic James mi ha da subito ricordato i Lynyrd Skynyrd con Sweet Home Alabama forse per il giro di chitarra che parte inizialmente e rimane presente quasi per tutta la durata.
Isaiah perde un pò di verve e risulta quasi ridondante, meno di impatto; con Odessa e Kaigenrei torniamo su un hard rock piuttosto deciso ed energico con quella lieve nota di strafottenza che ci sta pure bene.
Fired è canzonatoria e leggera, al contrario di Buy sicuramente più criptica e ruvida.
Liza, Pancho, the brave e Lady Luck is on my side si rifanno a un rock anni settanta in tutto e per tutto, il sound è grezzo ma non pesante, sicuramente coerente con la proposta della band.
Concludiamo con Galileo, brano più calmo che mi ha quasi ricordato la bella Angie dei sopracitati Rolling Stones per il tono calmo e introspettivo che ne emerge, una svolta finale che mostra un quadro sempre più completo del disco.
Standard Family Size è un’opera perfettamente in linea con il volere della band: non sono difficili da individuare i punti cardine che hanno dato il LA alle composizioni musicali del gruppo.
Sicuramente grandi nomi hanno influenzato il tutto, ma attenzione, qui nulla è lasciato al caso e il rock proposto è sì con un occhio di riguardo al passato, tuttavia riesce anche a inserirsi in modo ottimale al nostro tempo.
Dietro un suono grezzo in realtà ci sono anni di studio ed esercitazioni, oltre a una grande passione, tutto questo per non essere il "sosia" di nessuno.
The Lancasters è quindi un progetto autentico, ispirato e appassionato che farà gioire gli amanti del genere, magari farà anche venire voglia di rispolverare qualche vecchio 33 o 45 giri.
Bravi.
Track by Track
- No Ice Cubes In My Bourbon 70
- The Runner 70
- Little Suzie 70
- Magic James 70
- Isaiah 70
- Odessa 70
- Kaigenrei 70
- Fired 70
- Buy 65
- Liza 70
- Pancho, The Brave 70
- Lady Luck Is On My Side 70
- Galileo 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di reira pubblicata il 05.04.2023. Articolo letto 458 volte.
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