Criminal Madhouse Conspiracy «Criminal Madhouse Conspiracy» [2022]

Criminal Madhouse Conspiracy «Criminal Madhouse Conspiracy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
20.04.2023

 

Visualizzazioni:
696

 

Band:
Criminal Madhouse Conspiracy
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Titolo:
Criminal Madhouse Conspiracy

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco Mercuri :: Bass
Francesco Romano :: Drums
Stefano Croce :: Guitars
Fabio Ciccone :: Guitars
Ferdinando Barone :: Vocals

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
26' 39"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.09.2022

 

Etichetta:
Time To Kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Infinity Heavy
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Recensione

I Criminal Madhouse Conspiracy sono un gruppo thrash di Roma, che con questo album auto intitolato ci propongono 8 brani per neanche mezz’ora di musica, saltando la trafila degli Ep.
E il risultato è un disco tutto sommato riuscito, ma ancora un po’ acerbo. Infatti, l’opener “Trashed” fa abbastanza da soundscape per tutto l’album, con un thrash non certo lento e fiacco, ma neanche molto veloce, e comunque sempre graziato da un lavoro di chitarra solista molto buono che marchia a fuoco i brani e tenendoli su come si deve, nonostante dei pedali della batteria un po’ troppo alti. Il discorso è che a parte questo, i CMC vivacchiano un po’ negli altri brani, confermando lo status, ma risultando un po’ prevedibili a livello di riffs nelle parti più lente come in “The cage”, con il risultato che i brani vanno a mancare alla lunga di un po’ di completezza. Non a caso la parte più riuscita dell’album è secondo me quella alla fine dell’album, dove si sente una “The man whose name was written on water” effettivamente più rifinita e organica, e una “Bones behind” che conferma il mood. Il resto dell’album non è male, ma si sente anche che è il frutto di una band che ha comunque bisogno di suonare più compatta e serrata, personalizzando un po’ di più i riffs, visto che a volte vanno a suonare un po’ normali quando non si corre.
Come detto, dunque, l’album di debutto auto intitolato dei Criminal Madhouse Conspiracy non è male, ma per arrivare a qualcosa di più occorre alzare il tiro. Comunque, bella prova d’esordio.

Track by Track
  1. Trashed 70
  2. Animal 65
  3. Spiritual death 65
  4. The cage 65
  5. Desert storm 65
  6. The man whose name was written on water 70
  7. Fat vertical lips 65
  8. Bones behind 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 20.04.2023. Articolo letto 696 volte.

 

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