Wahnsinn Industries «Post Mundi» [2022]
Recensione
Positivo primo album chiamato “Post Mundi” per i Wahnsinn Industry, che ci si propongono come band a metà tra Industrial e Nu metal, e che invece io considero come una band Groove/Southern influenzata dall’alternative e che non nasconde anche un debole per i rammstein, che a volte sono un po’ più di un’influenza, come si sente in “Black pepper” e “Scorpione”.
A dire la verità, l’album non comincia molto bene, con una opener “Oblivion” meno rappresentativa del sound dei WI, e che sembra riprendere qualche stilema dell’alternative rock, per aggiungerci solo saltuariamente parti groove metal, ma è fortunatamente dai brani successivi che si comincia a fare sul serio, con la componente chitarristica a farla da padrone, una componente alternative relegata più che altro alla voce, e a dei synth che aggiungono giusto qualcosa per aggiungere ingredienti alla proposta musicale, senza che il tutto sia fuori contesto. E se il sound va definendosi sempre di più nel passare dei brani, è nella trilogia di “Ira sum” che i WI ci dimostrano di cosa sono capaci, con questo sound che non disgdegna mai influenze estranee, come un po’ di funk nel basso del sesto brano, alternato poi a una chitarra solista decisamente più metal oriented, oppure un andamento heavy ma comunque ballabile (!!!) di “L’oltre di mezzo”, dove tra bei riffs e assoli è incredibile come il mood danzereccio è inserito alla perfezione; il tutto rivela “Post Mundi” come un album incredibilmente cangiante e molto definito a livello di sound, dove a un sound d’impatto i Wahnsinn Industry aggiungono molte influenze aggiuntive senza mai perdere la bussola, e poco importa che brani come “Black pepper” partono che ricordano troppo “Feuer frei” dei Rammstein, o che “Mondo” suona troppo “Far beyond driven” dei Pantera. Queste sono cose inevitabili per la gioventù della band, e i pregi mostrati in tutto il resto dell’album sopperiscono a tutto questo senza problemi.
“Post mundi” è un disco molto consigliato per chi ama le sonorità contaminate e il southern rock/metal, e la band è da seguire per la personalità e l’abilità stilistica.
Track by Track
- 21072084 - Intro S.V.
- Oblivion 65
- Magma 65
- Nubifragio 75
- Ira sum I (Destrudo) 75
- Ira Sum II (Livore) 75
- Ira Sum III (Dispnea) 75
- Black pepper 70
- Prophat 75
- L'oltre di mezzo 75
- Scorpione 70
- Mondo 70
- Firefly 70
- Un'ode (dalle strade) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
72Recensione di Snarl pubblicata il 30.05.2023. Articolo letto 789 volte.
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