Recensione

I Radar 5:11 di Carpi rilasciano questo secondo Ep strumentale composto da quattro tracce ed intitolato (C)lose, sviluppando un post rock alternative tutt’altro che scontato. In effetti, le tracce, rievocano un insieme di elementi strumentali che abbracciano numerosi contesti dal sapore più melodico senza mai rendersi noiosi o ripetitivi; strutturalmente si ha un apparato ritmico deciso e in continua evoluzione, mai fossilizzato sulla lentezza, ma piuttosto su un qualcosa di dinamico e divertente. Le chitarre si presentano in maniera coesa forgiando ritmiche semplici ed efficaci nei contenuti, forti di un utilizzo corretto di effetti puliti che rendono ancor più efficace il senso ed il messaggio trasmesso. L’apertura con “Wad” è il primo esempio delle diverse attitudini della band, sempre pronta a sorprendere e mai a rendersi troppo noiosa; segue poi “Growing Chains”, brano dinamico reso particolare da un narrato in lingua madre; non male neanche la pacata “Acab”, un brano che vuole quasi cullare i propri ascoltatori in un mondo trascendentale ma allo stesso tempo innocente e pieno di colori; “Hopes Of Tomorrow”, chiude l’Ep in maniera più oscura rispetto ai brani precedenti. Una discreta prova per la band e, per chi predilige l’alternative post rock con sonorità particolari, una particolarità da apprezzare tutta sino in fondo.

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