Bastian «The Hermit's Cave» [2023]

Bastian «The Hermit's Cave» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Led »

 

Recensione Pubblicata il:
19.09.2023

 

Visualizzazioni:
628

 

Band:
Bastian
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Titolo:
The Hermit's Cave

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Nicklas Sonne - Voce
Alessandro del Vecchio - Voce
Sebastian Conti - Chitarra
Dario Giannì - Basso
Federico Paulovich - Batteria

 

Genere:
Metal

 

Durata:
1h 57' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
02.01.2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il Project/band BASTIAN nasce nel 2014 da un’idea del chitarrista italiano Sebastian Conti, che sogna di avere nelle sue composizioni musicali, alcune delle leggende metal con cui è cresciuto.
Decide così di chiudersi in studio di registrazione per questo suo ambizioso progetto. Nasce così il Project/band BASTIAN (nome estrapolato dal mitico film La Storia Infinita) e nel 2015 esce il suo primo album, da lui interamente scritto e prodotto dal titolo, "Among my Giants".

“The Hermit’s Cave”, è il nuovo lavoro il cui titolo che nasce dal forzato lockdown che ha indotto il chitarrista a rinchiudersi in studio e dedicarsi completamente alla composizione e registrazione delle line di chitarra ed una nuova line up per questo doppio album che vede ancora il Federico Paulovich alla batteria, il siracusano Dario Giannì al basso, e due cantanti, l’italiano Alessandro del Vecchio e lo svedese Christer Elmgren.

L’album si divide in due cd da 10 brani cadauno. Il cd1 più tendete al metal, ricorda qualche atmosfera dei Black Label Society con un leggero spruzzo di doom vecchio
stile.

Il cd2 racchiude 10 brani tendenzialmente più rock, con quei tipici ritornelli che ti rimangono in testa senza tralasciare mai quella vena “old school” che da sempre ha accompagnato la musica dei BASTIAN

“The Hermit’s Cave”, sfodera un sound potente e ricco di spunti interessanti che vanno ad evidenziare la vena compositiva di Sebastian ben coadiuvato da una Line Up di tutto rispetto che testimonia una bella sinergia che unita alla tecnica regalano un album dal notevole impatto sonoro.

Energia e adrenalina sono gli ingredienti principali che si vanno ad alternare a proposte più melodiche che di fatto vanno a generare un andamento dinamico, fatto di momenti light che lasciano spazio a qualcosa di più piacevolmente aggressivo.

In questo percorso musicale di quasi due ore, l'ascolto e ben esaltato una voce potente ed energica che amalgama il percorso con la capacità di travolgere l'ascoltatore come un fiume in piena, portandolo fino in fondo all'ascolto senza un attimo di respiro.

In definitiva, il project band Bastian riesce a produrre in questo lavoro suoni taglienti che confericono una notevole corporatura, grazie anche ad una presenza strumentale, che svolge il suo compito alla perfezione. Un ottimo album per questa band che dimostra maturazione e buona dote tecnica riuscendo a imprimere vibrazioni positive con semplice originalità.

Track by Track
  1. Demon Of Pain 60
  2. The Dark 60
  3. We Are 60
  4. My Old Band 55
  5. Holy Happines 55
  6. Hades 65
  7. Green Fairy 65
  8. Golem 65
  9. Headley Grunge 70
  10. Night Star 70
  11. Son Of The Wind 65
  12. Stainless Bond 60
  13. Beloved Sunset 70
  14. Heroes 60
  15. The Ring 60
  16. Sick Society 65
  17. I Wanna Get To Me 65
  18. Lost Dream 70
  19. I Want To Shout 60
  20. Jasmine & Sebastien (Reloaded) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Led pubblicata il 19.09.2023. Articolo letto 628 volte.

 

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