Natas Raw Project «Chapter I» [2023]
Natas Raw Project
Titolo:
Chapter I
Nazione:
Italia
Formazione:
- Marianna Silvestri :: clean vocals;
- Miriam Granatello :: scream, growl vocals;
- Simone Pennucci :: guitars, backing vocals;
- Andrea Di Martino :: guitars;
- Matteo Bianchini :: bass;
- Vincenzo Curcio :: drums;
Genere:
Metal
Durata:
32' 18"
Formato:
CD
Recensione
I Natas Row Project, come in parte ne anticipa il nome, nasce nel corso della pandemia come piattaforma in rete tra un gruppo di amici e di musicisti ospiti dove ognuno può liberamente incontrarsi senza essere necessariamente legato all’ideale e alla concezione di band e potersi artisticamente esprimere senza vincoli alcuni. Da qui nasce il progetto oggi in disamina, che vede uno sdoppiamento vocale tutto al femminile tra growl e scream ma che allo stesso tempo offre un quadro artistico deciso e di particolare assetto compositivo; inoltre è anche presente un insieme di guests che, tra un brano e l’altro, offrono il proprio contributo per la miglior definizione di questo disco prettamente sperimentale. Nel corso dell’ascolto infatti i brani si intrecciano con il loro caratteristico potenziale metal forte di riff imponenti e di groove in cui ritmiche non troppo complesse fanno tutto il resto. L’ascolto si rivela parzialmente aggressivo puntando il proprio potenziale soprattutto su assetti melodici e naturalmente su un contesto che punta soprattutto alla ricerca della qualità che non sempre raggiunge appieno il proprio obiettivo. Quindi, se alcune tracce tendono ad offrire il caratteristico portamento metal disposto su mid tempo e su melodie come nel caso di “White Rabbits Don’t Kill” e “Ctrl”, il lavoro offre anche momenti più oscuri come “Summer Leaves” il cui portamento pare più avvincente rispetto alle precedenti tracce evocando a se anche qualcosa di più sinfonico; molto compatta ed energica è invece la soluzione riservata per “The Hate Made You Hight”, la cui espressività del clean sembra farsi breccia tra le melodie sviluppate dalle chitarre e in ogni caso dal motivo anche orecchiabile realizzato; il disco conclude con “In My Name”, bonus track coinvolgente soprattutto per le melodie. Il progetto rappresenta indubbiamente un’ottima idea visto il coinvolgimento di numerosi soggetti amanti della musica metal e desiderosi di rendersi protagonisti con la propria professionalità; indubbiamente però l’ascolto rileva anche le numerose e diverse influenze che caratterizzano lo stile degli artisti presenti che comunque non sempre trovano una perfetta simbiosi con la natura dell’intero lavoro.
Track by Track
- Intro S.V.
- White Rabbits Don't Kill 60
- Ctrl 60
- Summer Leaves 70
- At The Beginning Of Life 65
- The Hate Made You High 65
- A Touch Of Evil 70
- Outro S.V.
- In My Name (Bonus Track) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
65Recensione di Wolverine pubblicata il 21.09.2023. Articolo letto 370 volte.
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