Ierofania «Ierofania» [2023]
Recensione
Nella pura decadenza dello spirito e dove tutto è morto, si fonda in sostanza l’omonimo debutto di Ierofania, progetto one man band proveniente da Trieste di black metal, proteso alla ricerca dell’oscuro come rifugio dall’ipocrisia del mondo reale; un viaggio che ha attraversato l’oscurità della vita fino al sopraggiungere della propria inevitabile fine. Il concept, sotto un profilo stilistico, si rivela assai coerente con il genere; l’autore sceglie suoni taglienti e allo stesso tempo ritmiche accelerate e mid tempo come da migliore tradizione. Dalla composizione di alcuni brani, ma anche dalle note disposte nei passaggi più moderati, si percepisce il senso del marciume e dell’oscuro su si fonda il credo di Ierofania. Lo scream rauco rende ancor più spettrale il clima che si respira nel corso dell’ascolto delle sette tracce che sfiorano quasi l’ora e mezza di ascolto e non lasciano alcuno scampo o via di fuga dal delirante e putrido contesto di morte generato. I brani, stante la lunghezza che li caratterizza, tendono ad offrire contesti che spaziano tra inaspettate variazioni a cavalcate sonore sempre pregne di eccessi ma anche parti acustiche sviluppate su depressive e sull’ipnotico la cui tendenza è diretta ad una sorta di evocazione del maligno, affinchè possa in qualche modo rendere ancora più lugubre e spettrale il quadro strutturale di ogni singolo brano. La disamina dei brani non merita sostanzialmente commenti dovendo gli stessi essere pienamente appresi dall’ascoltatore che, a seconda delle proprie sensazioni riesce ad orientarsi per assaporare al meglio quella trasmigrazione dello spirito che tanto è cara all’autore. Un disco di enorme portata capace di generare un forte senso di isolamento e di solitudine da un mondo ormai del tutto invivibile.
Track by Track
- Prima 85
- Seconda 80
- Terza 80
- Intermezzo S.V.
- Quarta 85
- Settima 80
- Undicesima 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 80
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
81Recensione di Wolverine pubblicata il 28.09.2023. Articolo letto 453 volte.
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