Gotho «Mindbowling» [2022]

Gotho «Mindbowling» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
30.09.2023

Band:
Gotho

Titolo:
Mindbowling

Nazione:
Italia

Formazione:
Fabio Cuomo :: synths
Andrea Peracchia :: drums

Genere:
Math / Progressive Rock

Durata:
43' 20"

Formato:
CD

Data di Uscita:
28.10.2022

Etichetta:
Controcanti Produzioni

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Anubi Press

Recensione

Quasi parafrasando il titolo dell’album, il disco dei Gotho da Genova è davvero mind blowing. Lasciate perdere le definizioni che trovate sul loro bandcamp e la generica frase “Experimental instrumental duo” sul loro account FB: i Gotho sono un batterista e un altro membro ai sintetizzatori, tastiere e simili che per tutti i quasi 48 minuti di musica fanno ciò che vogliono, andando a suonare in maniera davvero freestyle e con fortissime tentazioni jazz, dove francamente per la complessità dei brani a volte mi viene in mente nientemeno che “Black Page” di Frank Zappa, per la quantità di idee e di contorsioni ritmiche presenti. E la descrizione di “Mindbowling” sinceramente potrebbe anche terminare qua, visto che davanti a un tale termine di paragone, ogni recensione è praticamente superflua se paragonata a un ascolto.
Tuttavia, qualcosa si può dire ancora: i Gotho riescono a non suonare per niente troppo strani, e cavalcano benissimo la linea tra il sofisticato e l’avvincente, dandoci quattro brani imprevedibili e conditi da idee musicali continue, dove la migliore canzone è senz’altro l’opener “Peste bucolica”, più che altro per la durata contenuta (si fa per dire) a 6 minuti e mezzo, visto che secondo me nel resto dei brani i Gotho comunque esagerano, sia dandoci un brano scarsamente rilevante in quanto fin troppo corto come “Ilary blastbeat”, e sia perché i due brani rimanenti sono fin troppo lunghi. Non ho problemi con la lunghezza esagerata delle canzoni, e neanche con l’estremismo musicale, ma va anche detto che “Miami weiss” oltre a poter essere cantata intorno a 4 minuti (gusto personale qui), secondo me ha il difetto di durare troppo e apposta, e per questo va a suonare pretenziosa e un po’ autoindulgente. Paradossalmente, la conclusiva “Gatta the blanc” dura addirittura 26 minuti, e per quanto sia ancora più lunga del secondo brano, il senso di autoindulgenza qui è minore, anche se pur sempre presente. Ma sono cose di cui non tieni tanto conto, alla fine, vista l’ecletticità compositiva dei Gotho.
In altre parole, “Mindbowling” dei Gotho per me è come ascoltare il brano suddetto di Frank Zappa: un esercizio di stile allucinante, del quale resti soddisfatto dalla creatività più che dall’effettivo coinvolgimento, anche se hai anche voglia dopo di quello di mettere una cosa il più canonica e easy listening possibile. Non perfetto, anzi, ma comunque molto ambizioso e interessante, nonché un deciso pugno in faccia a tanti “sperimentatori” della musica estrema e non. Per questo motivo il mio voto per i Gotho è quello riportato lì sotto, ma se non vi piacciono le astrusità sonore, questo disco non farà per voi. Se invece v’interessano, look no further.