Apostolica «Animae Haeretica» [2023]
Recensione
Il secondo disco degli Apostolica, 'Animae Haeretica’, è uscito giusto pochi giorni fa e il suo è un cupo power metal che trae ispirazione dall'oscura storia degli Apostolici, una setta cristiana fondata nel nord Italia alla fine del XIII secolo da Gherardo Segarelli.
Iniziamo quindi questo percorso di ascolto con curiosità.
Si parte con la song che da il titolo al disco, Animae Haeretica, la quale si dimostra piuttosto orecchiabile; Angel of Smyrna e Rasputin sono più veloci con un chorus che le rende più consone in sede live, sul palco.
Black prophets, Gloria e Heretics sono dei pezzi con un certo potenziale ma cadono un pò nel ripetitivo nel ritornello lasciando una sensazione di incompiuto.
Eccoci a Tomorrow belongs to me, una song che mi ha fatto pensare all’oktoberfest, il tono dovrebbe essere, probabilmente, malinconico, eppure ha un che di goliardico e allegrotto che si discosta da ciò che abbiamo ascoltato sino ad ora.
Torniamo a qualcosa più coerente con Fire, il miglioriedell’intero album in cui è possibile scorgere una maggiore personalità; Veritas è piuttosto melodica, non complessa e rimane in testa sin dal primo ascolto per via della ridondanza nel chorus, questo può essere un bene oppure no.
Skyfall mi ha tanto ricordato i Lordi o comunque bands simili; Rest in a bed of roses conclude in maniera lineare quanto ascoltato sino ad ora.
Animae Haeretica è sicuramente un disco che ha degli aspetti positivi: la sua allure misteriosa e dai toni cupi, i cori teatrali e il tema che viene affrontato.
Nonostante questi elementi, devo essere sincera nel dire che l’ascolto mi ha un pò annoiata nel senso che ho riscontrato una certa ripetitività complessiva di quasi tutte le tracce, eccetto per Tomorrow belongs to me di cui ho scritto sopra.
I ritornelli sono troppo elementari e la poca originalità porta il tutto a essere ben poco di impatto, un pò come dire “tanto rumore per nulla”.
Diciamo che dalla cover e dalle premesse mi aspettavo di più, un impatto sicuramente maggiore.
Peccato perché chi suona nel disco è sicuramente gente di un certo spessore ma mi sembra ci sia intestarditi a proporre un qualcosa con troppi vincoli stilistici che non permette ai ragazzi di emergere con le loro peculiarità e capacità.
Un disco che raggiunge la sufficienza ma che avrebbe potuto ambire a molto di più.
Track by Track
- Animae haeretica 60
- Angel of Smyrna 60
- Rasputin 60
- Black prophets 60
- Gloria 60
- Heretics 55
- Tomorrow belongs to me 55
- Fire 65
- Veritas 60
- Skyfall 55
- Rest in a bed of roses 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 50
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
60Recensione di reira pubblicata il 06.10.2023. Articolo letto 538 volte.
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