A Vintage Death «Gruesome Shades» [2022]
Recensione
Il progetto one man band dei A Vintage Death, rilascia la terza uscita della propria carriera discografica con otto tracce di estenuante e diretto death blackened doom metal pressate nel nuovo “Gruesome Shades”. Il disco sin dai primi momenti si rileva estremo per quanto attiene le ritmiche, a cui tra l’altro ben ci ha già abituato il proprio beniamino Carmine con le proprie incredibili e dinamiche strutture; il nuovo lavoro incentra il tutto attraverso un growl che si alterna tra momenti di estrema accelerazione con altri maggiormente moderati e melodici che rendono l’ascolto anche abbastanza assimilabile. I brani medio lunghi evidenziano che il proprio autore adotta un sound abbastanza primitivo all’interno del quale un contesto melodico depressivo ed arcaico fa tutto il resto. Per quanto attiene al contenuto dei testi, l’autore si rifà ad antichi racconti di storia locale tramandati dai propri avi in cui non mancano le tradizioni folkloristiche dai contenuti più malvagi. Dopo un’apertura ai limiti dell’estremo con “In A Glimpse Of Penance”, giunge a “Vetusto I” un brano che vede l’inserimento di numerosi contesti melodici che spezzano ed alternano ai momenti maggiormente demoniaci che tanto paiono cari all’autore; “Vetusto II” apre con un acustico di chitarra estremamente schietto e toccante che dà impulso ad un doom metal che prevale sul blackened sin ora ascoltato; “Vetusto III” rappresenta in sostanza il prosieguo del suo predecessore ed offre spunti moderati e riflessivi; non male neanche “In A Perpetual Lethargy” in cui ancora una volta prevale l’andatura moderata alternata in mid tempo ricca ancora una volta di refrain e di momenti più esoterici; anche la conclusiva “In A Perpetual Lament” è una sorta di invocazione in cui anche il delirante cantato alternato tra clean, scream e growl si contestualizza in un refrain pavido e grigio. Al di là di una produzione non eccellente e dei contenuti resi in maniera abbastanza scarna, il lavoro in definitiva, pur dividendosi in due parti, una prima estrema ed una seconda più evocativa, convince e conferma le numerose ed efficienti idee del proprio autore difficilmente deludendo e rendendo monotono il tutto.
Track by Track
- In A Glimpse Of Penance 65
- Vetusto I 70
- Vetusto II 65
- Vetusto III 65
- Death Rise Tremulous 70
- In A Perpetual Lethargy 70
- In A Perpetual Light 70
- In A Perpetual Lament 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
68Recensione di Wolverine pubblicata il 22.10.2023. Articolo letto 708 volte.
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