Die Ego «74 Days Staring at the Void» [2023]

Die Ego «74 Days Staring At The Void» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
09.11.2023

 

Visualizzazioni:
657

 

Band:
Die Ego
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Titolo:
74 Days Staring at the Void

 

Nazione:
U.k.

 

Formazione:
Diego: guitars
Gabe: bass, vocals
Edoardo: drums

 

Genere:
Atmospheric Metal

 

Durata:
23' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.03.2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
I Did It Again - I.D.I.A. Management & Booking
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Recensione

I Die Ego sono una formazione recente, 2015, e si presentano con il loro secondo album, a tre anni di distanza dal precedente.
I tre ragazzi prendono ispirazione da band come i Pantera, per citarne una, cercando di dare una propria impronta al tutto.
Si parte infatti dritti con “The Serpent bearer”, un pezzo groovy con velocità e riffoni, giusto per far capire subito di cosa si sta parlando.
A seguire “Consumed by mediocrity”, pesante e diretta in cui abbiamo cambi di tempo di un certo livello tecnico, continuando poi con “Son of devotion” in cui screaming e growling vengono intrecciati con la giusta dose di rabbia ed energia.
In “I think therefore I hate” si percepisce una venatura tendente al doom rafforzata sul finale.
Dopo l’oscuro e breve sipario offerto da 74 days staring at the void, terminiamo con la veloce The executioner dotata di un thrash grintoso, contaminato da un accenno di death, qui il batterista ha la possibilità di mettere in mostra le sue capacità attraverso evoluzioni di dinamica nei momenti in cui gli altri ragazzi fanno “un passo indietro”.
In conclusione, 74 Days Staring At The Void è sicuramente un’apprezzabile sorpresa nella quale gli appassionati del genere troveranno di che divertirsi.
La durata è limitata purtroppo ma la produzione è parecchio valida.
A mio parere, l’unica pecca è legata alla prevedibilità dei pezzi e alla conseguente leggera carenza di originalità.
Tutto questo può essere risolto facilmente attraverso l’esperienza e la ricerca di un sound più personale, più loro e meno legato alle influenze musicali che, si sa, possono essere un bene e un male.
Detto questo, consiglio questa uscita che tutto sommato ha un suo perché e farà piacere a parecchi metallari.

Track by Track
  1. The serpent bearer 70
  2. Consumed by mediocrity 70
  3. Son of devotion 70
  4. I think therefore I hate 65
  5. 74 days staring at the void S.V.
  6. The executioner 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

Recensione di reira pubblicata il 09.11.2023. Articolo letto 657 volte.

 

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