Traum Jesters «Cruel» [2023]
Recensione
E’ proprio intrigante il contenuto di questo disco dei romani Traum Jester intitolato “Cruel”, un disco dark wave con richiami industrial, electronic e hard rock bluesy. Indubbiamente quello che balza subito all’orecchio è la buona intuizione nel far confluire in maniera coesa e diretta il contesto dark wave all’interno di un divertente hard bluesy rock disposto sia elettronicamente che con la chitarra i cui spazi raggiungono un rilievo determinante e divertente proprio per la propria impostazione. Il duo capitolino riesce quindi con estrema fantasia e lucidità a farsi apprezzare sino in fondo tenuto conto dell’oltre mezz’ora abbondante di ascolto disposta su nove tracce musicali. Il bello del lavoro, a cominciare dai suoni e da tutto ciò di cui si serve la band, è anche il songwriting i cui contenuti, avvolti dall’ottima musica ricchissima di melodie, rimangono impressi sin dal primo ascolto; ed è proprio così a cominciare dall’opener “Free-Range Not Job”, un brano che mette sin da subito in ottima sintonia la band con la propria platea; di matrice più bluesy è invece “Monster On Parade”, caratterizzata da un buon refrain che si propaga per l’intera durata del brano amalgamandosi con i suoni industrial; molto più elettronica è l’apertura di “The Way I Stick To My Ideas” brano dai contenuti prettamente più dark wave che non dispiacciono affatto ma risultano ancora una volta ricchi di interessanti iniziative; “Accumulator” e “Honchy Tonk Bomb” sono altre due divertentissime soluzioni di cui la band può andare fiera semrpe grazie all’ottimo lavoro della chitarra e della buona ritmica che è in continua evoluzione sia sotto il profilo creativo che elettronico; nuova confluenza tra elettronica, industrial e dark per “Totally Invisible”, altra divertente resa grazie al buon quanto caldo clean e ai divertenti ritornelli suonati; altro brano da ricordare è poi il conclusivo “I Just Wish It Doesn’t Mean That You Will Kill Me” molto più sobrio dei precedenti e dai contenuti totalmente oscuri. Cruel risulta in definitiva un ottimo disco all’interno del quale trovare il giusto conforto che si cerca tra divertimento, buon senso e tanta energia.
Track by Track
- Free-range Nut Job 80
- Monsters On Parade 80
- The Way I Stick To My Ideas 75
- Accumulator 75
- Honky-Tonk Bomb 80
- As Lonely As Can Be 80
- Totally Invisible 75
- Identity Crisis 80
- I Just Wish It Doesn’t Mean That You Will Kill Me 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 85
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di Wolverine pubblicata il 18.11.2023. Articolo letto 547 volte.
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