Draconicon «Pestilence» [2023]

Draconicon «Pestilence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
23.11.2023

 

Visualizzazioni:
514

 

Band:
Draconicon
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Titolo:
Pestilence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alex Moth - Guitar, Backing Vocals
Grym Hünter - Guitar, Backing Vocals
Simon Borgen - Violin, Backing Vocals
Philip Skrim - Bass
Arkanfel – Lead Vocals

 

Genere:
Power Metal / Heavy Metal

 

Durata:
41' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.11.2023

 

Etichetta:
Inner Wound Recordings
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Cerberus Booking
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Recensione

Per chi si ricorda, i Draconicon si fecero notare nel 2021 con il loro debutto in “Dark Side of Magic”, album che riscosse un certo successo e permise loro di partecipare a parecchi festival.
Nella primavera 2023, dopo aver firmato con la Inner Wound Recordings, i ragazzi tornano in pista con “Pestilence”, il secondo capitolo della storia in cui si parla del lato più oscuro e “malato” di ognuno di noi, tema almeno parzialmente influenzato dalla pandemia che abbiamo vissuto di recente.
Francesco Ferrini (Fleshgod Apocalypse) ha scritto tutti gli arrangiamenti orchestrali permettendo ai Draconicon di fare un salto di qualità rimanendo comunque fedeli al power metal che li contraddistingue.

Iniziamo con Twisted reflection, brano decisamente melodico, soprattutto nel chorus, e con una piacevole interpretazione da parte del cantante.
Heresy mantiene salda la vena più orecchiabile sebbene il ritmo è più spinto e c’è una certa dinamica che mostra il livello tecnico della band; Thorns ha un lavoro di cori che rende il tutto non solo power ma anche più epico che mai, impetuoso.
Pestilence è un’opera articolata, sviluppata in diversi tempi e, se vogliamo, ricca di colpi di scena a cui si aggiungono ottime performance vocali.
Theatre of sorrow è decisamente intensa, un perfetto power in cui troviamo grinta ed energia, oltre a cori ancestrali; discorso analogo per la diretta Circus of the dead, qui non c’è spazio per tempi morti e si va di potenza.
Un principio quasi tribale per Drowned, pezzo molto catchy e piacevole che ti entra in testa sin dal primo ascolto e non si scrolla nemmeno a volerlo; anche Slumber paralysis si snoda su note gradevoli, forse maggiormente incisive su un palco, davanti al pubblico.
Inaspettatamente, alle battute finali, troviamo una ballad (Under the weight of sins) piuttosto intensa, intrisa di malinconia e un velo di tristezza.
Per concludere in bellezza abbiamo Faust, una song veramente intricata in cui è presente rabbia, rivincita, gloria ma senza dimenticare la grinta che ha caratterizzato tutto il lavoro della band fino a qui.
I Draconicon, con la loro nuova uscita, hanno fatto centro proponendo qualcosa di estremamente coerente e con evidenti riferimenti a band del passato, ma anche in una chiave più attuale.
È un pò come se fossero riusciti a “svecchiare” un genere uscendo un pò dagli schemi e offrendo agli ascoltatori qualcosa di melodico senza cadere in stereotipi o imitazioni.
Ogni pezzo è un tassello che rende l’opera completa e matura, nell’ascolto globale è impossibile annoiarsi o trovare elementi che appesantiscano l’atmosfera.
Interessante il lavoro svolto sui cori che, a mio parere, spero vengano adattati e, almeno parzialmente, mantenuti per le esibizioni dal vivo; non da meno Arkanfel ha saputo immergersi in ciò che canta con abilità rendendo il tutto più appassionante.
Credo che i Draconicon stiano facendo le cose per bene, con il giusto tempo e una maturazione artistica che si evolve in modo naturale.
Consigliati agli amanti del power ma anche dell’epic metal perché sono certa che vi piacerà.

Track by Track
  1. TWISTED REFLECTION 75
  2. HERESY 75
  3. THORNS 75
  4. PESTILENCE 75
  5. THEATRE OF SORROW 75
  6. CIRCUS OF THE DEAD 75
  7. DROWNED 75
  8. SLUMBER PARALYSIS 75
  9. UNDER THE WEIGHT OF YOUR SIN 75
  10. FAUST 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
73

 

Recensione di reira pubblicata il 23.11.2023. Articolo letto 514 volte.

 

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