Infernalizer «After Dark» [2023]

Infernalizer «After Dark» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
20.01.2024

 

Visualizzazioni:
474

 

Band:
Infernalizer
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Titolo:
After Dark

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Claudio Ravinale :: All concept;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
35' 58"

 

Formato:
Vinile 12"

 

Data di Uscita:
27.10.2023

 

Etichetta:
Rockshots Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Asher Media Relations
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Recensione

Claudio Ravinale, più che noto tra le file dei Disarmonia Mundi, rilancia il secondo disco del proprio Progetto solista Infernalized e condensa, in meno di quaranta minuti di ascolto, dieci nuovissme tracce pressate in questo “After Dark”. Per chi avesse già ascoltato il debutto di questo progetto, il nuovo disco sostanzialmente rappresenta il prosieguo del primo ovvero un disco strutturato su un gothic, dark, horror heavy metal assai vicino alle performance dei cari King Diamond, Alice Cooper e via discorrendo. I brani vengono in sostanza avvolti dalle melodie del synth, quasi a trascinare l’ascoltatore nel set di un vero film horror, oltre che da tutti i caratteristici strumenti, anch’essi dal risultato avvolgente se si tiene conto della splendida produzione di cui il disco si fregia; anche il clean dai tratti rabbioso e a tratti assai caldo, rivela e conferma l’innata propensione dell’artista a dette tonalità e variazioni. Molta in ogni caso la somiglianza con gli inglesi The Clan Destine ma il prodotto offerto dall’artista offre melodie che riescono ad assorbire e parimenti a rielaborare tutto sommato una linea abbastanza personalizzata. Dopo la intro strumentale “Season On The Witch”, le successive “The Dark Passenger” e “What Did You Expect” paiono incentrarsi in un linea e in un’atmosfera decisamente cupa tra rock, goth e heavy; da ricordare ancora “What Do You Do In The Shadow”, brano appena più dinamico dei suoi predecessori ma pur sempre realizzato in un ripetitivo mid tempo. L’immediatezza delle tracce continua anche con “Death Wish” in cui aleggia imperterrita l’ombra di Peter Steel e “This Is My Yeard” brano sempre oscuro ma con una venatura quasi più romantica; chiude infine la compatta e strumentale “Sky Burial” che trascina via come una ventata il tutto tra refrain e tenebre. Ammirevole il concept anche se, a lungo andare, sembra trattarsi più di un disco commerciale che di altro, stante purtroppo la similitudine strutturale di molti brani che difficilmente lasciano gridare al miracolo.

Track by Track
  1. Season Of The Witch S.V.
  2. The Dark Passenger 70
  3. What Did You Expect? 75
  4. Moon Of Blood 70
  5. After Dark 70
  6. What We Do In The Shadows 70
  7. Death Wish 75
  8. This Is My Yard 75
  9. Falling In Slow Motion 70
  10. Sky Burial S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 20.01.2024. Articolo letto 474 volte.

 

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