Signs Preyer «III» [2022]

Signs Preyer «Iii» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
13.02.2024

 

Visualizzazioni:
490

 

Band:
Signs Preyer
[MetalWave] Invia una email a Signs Preyer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Signs Preyer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Signs Preyer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Signs Preyer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Signs Preyer

 

Titolo:
III

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Corrado Giuliano :: Lead Vocals, Guitar
Andrea Vecchione :: Bass, Backing Vocals
Giacomo Alessandro :: Drums

 

Genere:
Metal / Stoner / Heavy Metal / Groove Metal / Southern

 

Durata:
41' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
12.12.2022

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Against PR
[MetalWave] Invia una email a Against PR

 

Recensione

Non male davvero il terzo album dei Signs Preyer da Orvieto, che in poco più di 41 minuti e mezzo di musica ci propongono un Southern Rock/Metal tanto cafone quanto ficcante e riuscito.
Basta poco infatti a inquadrare il sound di questi ragazzi, ed è dato dalla opener “Guilt me sorrow”, grintosa, sporca e con una smodata passione per il wah wah e il sound bluesy ma abrasivo, ravvisabile anche nel groove potente di “Grown and drowned” o nella più doom oriented “Freedom”. Ma i Signs Preyer vanno anche oltre a questo, e marchiano a fuoco con il loro sound anche quando provano soluzioni un po’ più alternative, come in “Ten years” o nella eloquentemente bluesy “Blue in sight”, il tutto per un disco davvero completo e fatto da ragazzi con un songwriting maturo ed esperto, ben rodato, il che li rende molto godibili e dal sound fresco e variegato, lontano dall’essere un clone pedissequo dei Black Label Society, e che davvero non stonerebbero di fianco a acts rinomati come i Southern Drinkstruction da live. Aggiungete a tutta questa ricetta una produzione che sinceramente ho apprezzato parecchio in quanto suona molto naturale e per niente artificiosa, dove ogni strumento è chiaramente udibile e si ritaglia il suo giusto spazio, ed ecco come “III” dei Signs Preyer si fa notare alla grande.
In altre parole, se siete feticisti di Zakk Wylde e amate qualsiasi cosa che vada dai Kyuss fino ai Pantera, Down e compagnia texana alcolica, “III” dei Signs Preyer è un disco dall’acquisto molto consigliato, e consiste in una buona introduzione al genere anche per i novizi di questo genere musicale.

Track by Track
  1. Guilt me sorrow 75
  2. Freedom 80
  3. Grown and drowned 75
  4. Shame 75
  5. Blame time alone 80
  6. Ten years 80
  7. Wise man 75
  8. Blue in sight 80
  9. Hey man 70
  10. My solitude 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl pubblicata il 13.02.2024. Articolo letto 490 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.