Andrea Ferraro «The Black Project» [2023]

Andrea Ferraro «The Black Project» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
26.02.2024

 

Visualizzazioni:
377

 

Band:
Andrea Ferraro
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Titolo:
The Black Project

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
-Andrea Ferraro :: guitar;
- Matteo Bastianelli :: basso;
- Marco Quaglia :: drum programming, recording e mixing;

 

Genere:
Metal Strumentale

 

Durata:
28' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il disco solista di Andrea Ferraro, intitolato “The Black Project” e strutturato su otto tracce di hard rock e metal, rappresenta in sostanza l’ennesima prova di tanti artisti che hanno deciso di mettersi in gioco individualmente, da un lato, per farsi conoscere ancora meglio e, dall’altro, per mettere in gioco le proprie capacità e valutare se siano effettivamente all’altezza della situazione anche al di fuori del contesto band. La prova di Ferraro, marcatamente diretta verso un mood decisamente oscuro e piuttosto moderato, e con moderato intendo l’assenza di virtuosismi in favore di una marcata attitudine al cotesto ritmico in definitiva non suscita alle orecchie di scrive queste righe grosse emozioni. L’approccio dell’artista alla chitarra nasce un po’ come tutti ai tempi del liceo di fronte a qualche disco ascoltato casualmente che ha suscitato emozioni tali da dare impulso a qual tipo di energia e forza interiore che lo hanno spinto a fare e a creare; un po’ come per i pittori del primo ‘900 che riuscivano attraverso le varie correnti dell’epoca, tramite i più bizzarri colori e tecniche (allora assai rare), a riportare su tela ciò che passava per le proprie menti. In sostanza, l’artista romano fa questo nel corso delle otto tracce la cui ammirazione va più che altro sulla compattezza del sound mentre, per quanto attiene la struttura dei brani e le idee, c’è ancora molto da fare soprattutto per quanto attiene anche la parte dei lead, troppo esasperati e spesso con diverse sbavature che indubbiamente compromettono in parte il resto di un apparato ritmico abbastanza elementare nei contenuti. In ogni caso, pur trattandosi di una prima opera per questo artista e percependo l’energia interna che lo caratterizza, possiamo dire, stante ancora il notevole lavoro da fare, che i presupposti e soprattutto la volontà ci sono e siamo sicuri che a breve emergeranno grazie ad un maggiore impegno ed esperienza che lo stesso maturerà grazie anche all’uscita di un prossimo disco, magari più completo a cominciare con una line up inclusiva di parte vocale.

Track by Track
  1. Fading Away 50
  2. It'a Only Darkness 50
  3. Aggressive Introverted 50
  4. Sleep Paralysis 55
  5. Severance 50
  6. Cursed 50
  7. Soul Of A Dragon 50
  8. An Altar For The Losto love 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
51

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 26.02.2024. Articolo letto 377 volte.

 

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