The Bowers «Pieno Mezzo Vuoto» [2024]
Recensione
Diciamo che l’insieme di pop, punk, grunge wave e garage rock, è la ricetta presentata dai The Bowers per la presentazione del loro Ep “Pieno Mezzo Vuoto”, lavoro di sole sei tracce, che vede l’insieme dei generi sopra elencati come prima uscita discografica dall’avvenuta formazione risalente al 2016. Il clean, rigorosamente in lingua madre, offre un divertente e dinamico impatto supporto al contesto sonoro deciso e graffiante, fatto di riff sparati e a ritmiche che spaziano tra moderazione e accelerazione, ricordandoci un po’ quello tipico delle band americane risalenti agli anni 2000 quali Lit, Sum 41, Blink 182 e via discorrendo. Il sound esce in maniera decisa ma anche un po’ spigolosa proprio a rivendicare un triste episodio accorso al chitarrista della band all’uscita da un concerto live, vittima di un pestaggio e lasciato in mezzo ad una strada, avvenimento questo su cui si fonda la rabbia e l’energia che questo quartetto espelle con la massima forza e speranza. Non altro da aggiungere se non il fatto che venti soli minuti di ascolto danno un’idea abbastanza risibile della vera essenza e capacità di una band ma ciò che in qualche maniera ci convince è che di potenziale qui ce n’è e tanto. Auspichiamo quindi per una prossima uscita discografica, con maggiori brani pressati dei quali già siamo convinti dell’effetto che avranno se i presupposti sono questi.
Track by Track
- Quanto Basta 70
- Vuoti 70
- Nebbia 70
- Mario Livore Bros 75
- Donna Fugata 75
- 4 Giugno 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
72Recensione di Wolverine pubblicata il 19.03.2024. Articolo letto 533 volte.
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