Ferocity «The Book of Silence» [2024]

Ferocity «The Book Of Silence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.03.2024

 

Visualizzazioni:
881

 

Band:
Ferocity
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Titolo:
The Book of Silence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mario Maccione :: Guitars, Vocals
Jesse P. :: Drum programming
Max Putiferio :: Guitars

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
13' 33"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
22.04.1999

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Ferocity sono la band di Mario Maccione, ed è anche quella in cui c’era Fabio Tollis, nomi indissolubilmente legati alle Bestie di Satana. Ma occorre specificare che qui a Metalwave ci toglieremo tutti i pregiudizi dovuti ai fatti di cronaca e faremo ciò che facciamo con tutte le bands: ci si limita a giudicare la musica, che alla fine il Maccione s’è fatto i suoi anni e ha voluto far ripartire il suo gruppo insieme a una nuova vita, e lo fa mandando avanti i suoi Ferocity con “The book of silence”, seconda ristampa di un vecchio Ep uscito nel 1999 dopo l’originale e una reissue digitale del 2020, il tutto per 5 brani più intro condensati in 13 minuti e mezzo di musica death metal.
E non vogliatemene, ma purtroppo “The book of silence” è il frutto di tanta passione e voglia di spaccare tutto, e poca testa. In pratica infatti i brani di “The book of silence” sono tutti penalizzati dall’avere una drum machine velocissima ma molto statica, senza fill di qualsiasi tipo o arrangiamenti, e messa ad altissimo volume, che insieme alla voce copre completamente le chitarre, riducendo i brani a rumore con urla, e quel poco che si sente delle chitarre ringhia in sottofondo e non ha certo lo spessore che le chitarre death dovrebbero avere. Solo a tratti la chitarra si riesce a sentire, come all’inizio del brano conclusivo, ma poi il brano va prima a perdersi e poi va per il consueto tritatutto con drum machine veloce ma minimale, finendo troncata. Menzione particolare per la strumentale “Gelimero”, che ha la strana caratteristica di avere ritocchi industrial fino a farlo suonare stile “Illud divinum insanus” dei Morbid Angel, il che non so dire fino a che punto sia un bene.
In conclusione, “The book of silence” dei Ferocity è un disco penalizzato da una drum machine lanciata a mille, riffs decenti ma male equalizzati e poco o per nulla strutturati, e dal risultato tanto travolgente quanto che non lascia nulla dopo l’ascolto. A chi mi obietta dicendo che nel 1999 non c’erano molti mezzi e va contestualizzato tutto, rispondo che io di amici che cazzeggiavano con brani death, black o grind fatti a casa in questo stile ne ho avuti, e dopo un certo entusiasmo iniziale finivano per scartarli perché prevaleva il buon senso. Non nego che in futuro i Ferocity potrebbero fare qualcosa di buono, ma per ora mi spiace, ma se si giudica la musica in sé e per sé, questo “The book of Silence” dei Ferocity è poco più che una sclerata generica con drum machine a manetta e ben poco comprensibile di sound.

Track by Track
  1. X - Intro S.V.
  2. Noctumonium 55
  3. Mortiferium – Feroce 55
  4. Mortyfugo 55
  5. Gelimero (Instrumental) 55
  6. Sataemonium – Delirium 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 45
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
57

 

Recensione di Snarl pubblicata il 28.03.2024. Articolo letto 881 volte.

 

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