Bottomless «The Banishing» [2023]

Bottomless «The Banishing» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
02.04.2024

 

Visualizzazioni:
399

 

Band:
Bottomless
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Titolo:
The Banishing

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Giorgio Trombino :: all guitars, vocals and piano;
- Sara Bianchin :: bass;
- David Lucido :: drums;

 

Genere:
Doom Metal

 

Durata:
36' 24"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.08.2023

 

Etichetta:
Dying Victims Productions
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
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Recensione

Sono proprio dei ragazzacci questi Bottomless, si proprio loro, gli autori di questo grintoso “The Banishing”, un disco di doom heavy metal suonato alla vecchia maniera come a noi metallari più datati tanto piace. Partendo da un sound nitido e cristallino il quartetto sfodera il secondo disco della propria carriera, che segna il proseguo del suo predecessore, sviluppato anch’esso su ritmiche sonorità e stile doom hard rock anni ’70-’80 un po’ alla maniera di Black Sabbath e Candlemass naturalmente. Ottimo il riffing della chitarra, appena più propositivo rispetto al passato, che segna la vera svolta ritmica della band sia strutturalmente che sotto il profilo intuitivo; il clima sprigionato è sempre oscuro ma il sapore del sound vintage e la sua semplicità rendono il tutto ammaliante e dinamico tenuto conto dello splendido clean e della produzione eccelsa che capace di magnificare il tutto. Gli otto brani si caratterizzano per la propria salda attitudine allo stile e al genere rielaborato dalla band che, a cominciare dall’opener “Le Them Burn” offre uno spettacolo unico tra riff e atmosfere quasi diaboliche; splendida anche “The Great Unknown” altra perla sfornata dalla band caratterizzata da un apparato ritmico lineare e magico quasi ad andare controcorrente rispetto alla successiva “Guardian Of Silence” brano molto spiritato nella sua seconda parte e caratterizzato da un’apertura acustica molto malinconica; da ricordare ancora “Stand In The Dimming Light” forte di un riff abbastanza orecchiabile e ben rielaborato dalla band; splendida “By The Sword Of The Arcangel”, straordinaria impostazione ritmica e tra un riff straordinario e l’epicità del cantato; l’acustica “Drawn Into The Yesterday” segna una sorta di ballad per la band, rilassante, pacata e moderata quasi un sogno ad occhi aperti; chiude con un maestoso riff “Dark Waters” altro spettacolare brano che merita ascolto e non parole. Un lavoro semplicemente eccellente, non servono altre parole.

Track by Track
  1. Let Them Burn 85
  2. The Great Unknown 85
  3. Guardians of Silence 85
  4. Stand in the Dimming Light 85
  5. By the Sword of the Archangel 85
  6. Illusion Sun 85
  7. Drawn Into Yesterdays 85
  8. Dark Waters 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
85

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 02.04.2024. Articolo letto 399 volte.

 

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