Gorilla Pulp «Mask Off!» [2023]

Gorilla Pulp «Mask Off!» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
24.06.2024

 

Visualizzazioni:
306

 

Band:
Gorilla Pulp
[MetalWave] Invia una email a Gorilla Pulp [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Gorilla Pulp

 

Titolo:
Mask Off!

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Maurice Flee :: Vox, guitar
Choris :: Bass, vox
Angioletto Mr. Vernati :: Vox, guitar
Giorgio Pioli :: drums

 

Genere:
Stoner Rock

 

Durata:
40' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.04.2023

 

Etichetta:
Ammonia Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Ammonia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ammonia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Ammonia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Ammonia Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Ammonia Records
Tufo Rock Records
[MetalWave] Invia una email a Tufo Rock Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Tufo Rock Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Tufo Rock Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
19 Media Agency
[MetalWave] Invia una email a 19 Media Agency

 

Recensione

Il nuovo disco dei Viterbesi Gorilla Pulp si chiama “Mask off!” e vede i nostri approdare da sonorità più tipicamente alla Cathedral tipiche del loro precedente “Peyote Queen”, ad un rock n roll retro style, dove la componente stoner c’è sempre (Basta sentire “Yellow mama”), ma è ridimensionata: qui il focus sul groove e sulle chitarre ribassate è minore, ed invece il sound si fa forse meno fresco, ma comunque piacevole.
L’ascolto di “Mask off!” infatti sin dall’inizio denota una band che sa quello che fa e che vuole fare, che riesce a suonare tipicamente retro rock n roll nella opener “I lose my mind”, passando per diverse influenze delle chitarre, come nella catchy “Don’t jump the fence”, che tra l’altro è appropriatamente il singolo del disco, e arrivando a mischiare lo stoner con un assolo alla Tom Morello in “Yellow mama”, mentre altrove le influenze blues escono allo scoperto, come in “The man who broke the time” o la conclusiva “Magic van” che consiste in un brano tipicamente rock anni 70 ma anche con alcune ulteriori influenze che rendono il brano più variopinto.
Il tutto per un risultato dunque coinvolgente e ben fatto, ma che ha forse il limite di suonare non molto fresco, forse anche per via di una qualità sonora anch’essa chiaramente retro, dove i Gorilla Pulp si muovono bene nelle loro coordinate, ma rendono la loro musica allineata ad altri dischi di genere simile e di fatto non si nota più tanto un tratto distintivo tra loro ed altri di questo genere, finendo per suonare a tratti un po’ come l’ennesima band che suona come se il tempo si fosse fermato. Per questo motivo, “Mask off!” è un disco certamente riuscito, ma anche molto più settoriale di ciò che ho sentito di loro in passato, e pertanto raccomando questo disco ai fan del rock anni 70, meglio ancora se con un po’ di stoner, ma se questo sound non è ciò che vi interessa, abbassate di 5-10 punti il voto finale.

Track by Track
  1. Ennio's dusk in the desert Intro S.V.
  2. I lose my mind 70
  3. Too many times 70
  4. Don't jump the fence 75
  5. Yellow mama 75
  6. To live it free 70
  7. Ask Satan To Save Me 75
  8. Wicked days 75
  9. The man who broke the time 70
  10. Magic van 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl pubblicata il 24.06.2024. Articolo letto 306 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.