Reasons Behind «Architecture of an Ego» [2023]
Recensione
Il terzo album dei Reasons Behind, “Architecture of an ego” ci prova parecchio e ha delle buone carte, ma alla fine si rivela un proiettile a salve. Non un disastro da bocciare, ma comunque un album dove i buoni ingredienti c’erano, e nella fattispecie, gli ingredienti sono dati da capacità tecniche buone (specialmente della cantante Elisa) e una certa voglia di provare a fare qualcosa di sperimentale (si definiscono EDM Metal, nientemeno), ma il risultato non è niente di che.
Il primo lato dolente è infatti dato da una qualità sonora abbastanza infelice, che sbatte la voce in primo piano e tutto il resto è confuso in sottofondo, con la chitarra che spesse volte si sente solo quando fa riffs djent, e scazzotta con la tastiera per avere il proprio spazio, il tutto mentre la batteria sta là in sottofondo, e il basso non si sente granché. Ma non solo: nonostante la voglia di suonare sci-fi ed eclettici, i RB in realtà suonano qualcosa di molto più simile a qualcosa a metà tra il metalcore e il symphonic metal, spesse volte senza decidere di preciso cosa vogliano fare, con la cantante che declama le sue linee melodiche che va in una direzione, e gli strumenti dall’altra a suonare molto più core, per un risultato che spesse volte va non male, ma suona molto scolastico. Si aggiunga a tutto questo che la ricetta compositiva di “Architecture…” non cambia mai granché, con la batteria che spesse volte va a suonare non troppo veloce, e una chitarra che forse avrebbe avuto bisogno di un po’ più di volume, meno riffs djent, più armonizzazioni e sovraincisioni, e si ottiene il quadro.
Insomma: come detto prima, “Architecture of an ego” non è un tritume, ma ha dei difetti che lo rendono manieristico e anche un po’ troppo omogeneo, relegandolo a un disco come tanti. Forse da live un sound migliore potrebbe far esaltare meglio la musica di questi ragazzi, ma per ora li trovo solo un gruppo da “opening act” e poco più.
Track by Track
- Zero Dawn - Intro S.V.
- The Fall Of Human Race 65
- A New Breed 65
- Into The Break Of A Better Day 65
- Heart Begins To Break 65
- The Phantom Pain 65
- Seas Of Grey 55
- I3 65
- The Flame Inside 65
- Letter To The Last Of Us 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 55
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
63Recensione di Snarl pubblicata il 11.07.2024. Articolo letto 317 volte.
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