Sandflower «Lieve» [2024]

Sandflower «Lieve» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
27.07.2024

Band:
Sandflower

Titolo:
Lieve

Nazione:
Italia

Formazione:
- Federico Bonfigliuoli: Testi, voce e cori;
- Enrico Cattaneo :: Chitarre e cori;
- Julian Lucchetti :: Basso e cori;
- Giuseppe Amato :: batteria, percussioni e cori;

Guest:

- Alessandro Carugo :: Sintetizzatore;
- Davide Tavecchia :: Campionamenti;
- Carlodeath :: Voce in Supernova;

Genere:
Psychedelic Alternative Metal

Durata:
29' 56"

Formato:
CD

Data di Uscita:
07.06.2024

Etichetta:
Overdub Recordings

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Red&Blue Music Relations

Recensione

Una delle caratteristiche dei Sandflower, alternative rock nostrana, è stata da quella di seguire sa sempre i propri istinti senza farsi condizionare da nessuno ed i risultati, ovviamente, emergono dai risultati del loro nuovo terzo disco intitolato “Lieve”. L’energia e l’affezione alle tematiche sociali dei nostri giorni, danno un po’ l’idea di cosa sia l’ascolto delle sette tracce pressate in questa nuova fatica dalla band; potenziale e riff intensi unificati ad un insieme di elementi ritmici di pregio, rendono il nuovo disco indubbiamente la prova migliore della band sin dai loro primordiali esordi. Il clean espressivo che tratte i caratteristici problemi sociali fatti di emotività, violenza e incondizionato attacco alle mode del tempo offrono significativi spunti di riflessione e vero e proprio credo di critica sociale. Il titolo nasce in sostanza dalla consapevolezza del proprio io ad accettare la propria condizione emotiva di fronte alla realtà oggettiva del mondo, consapevolezza che, traccia dopo traccia, determina un insieme di elementi deputati alla fortificazione della propria interiorità. L’opener “Abbatti Le Mura”, è una sorta di inno diretto ad abbattere le barriere ideologiche che ostacolano l’umanità; ancora “Come le Montagne”, forte di una melodia e di un ottimo ritornello offre lo spunto per riflettere sulla propria quotidianità interiore di fronte alla realtà frenetica di ogni giorno; c’è poi “Estinzione” che tratta delle tematiche del genocidio con una ritmica sempre sopra le righe ricca di refrain di chitarra con una immancabile, ottima dose di ritornelli. Una delle migliori tracce ricade su “Porta per l’Inferno”, forte di un moderato groove dall’enorme compattezza sonora; segue poi la breve “Supernova” per una ovattata performance del clean sempre unificata ad una buona proposta ritmica della chitarra; concludono il disco “Considera Il Verme” e “Burattini Del Dio Denaro” due tracce la prima oscura e la seconda, con poco meno di dieci minuti di esecuzione, una vera e propria pietra miliare forgiata su una ritmica veramente intensa e coesa. Un disco diverso dal solito, ricco di emozioni e forte di un apparato musicale che, inevitabilmente, finisce comunque per conquistare sempre ogni forma di animo.