Witchfield «3» [2023]

Witchfield «3» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.08.2024

 

Visualizzazioni:
302

 

Band:
Witchfield
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Titolo:
3

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Thomas Hand Chaste :: drums, bass, keyboards
Andrea Cardellino :: guitars
John "Goldfinch" Cardellino :: vocals

 

Genere:
Doom Metal

 

Durata:
44' 39"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.03.2023

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Devo ammettere che non conoscevo i Witchfield dalla Romagna, eppure questo è il loro terzo album e alla batteria (ma non solo) c’è nientemeno che Thomas Hand Chaste, ai più noto per essere stato uno dei primi batteristi dei Death SS.
Orbene, questo “3” è senza giri di parole un cazzottone in faccia ai wannabes del doom che oltre a qualche scimmiottare ai Black Sabbath non vanno: basta sentire l’opener “Suicide”, che condensa al meglio il doom metal nel vero senso del termine salvo poi evolvere in qualcosa più visionario nella seconda parte del brano. E da qui in poi si osserva, col passare dei brani, l’intensità del sound dei Witchfield, che passano dal tributare gli onnipresenti Black Sabbath nel brano successivo, a suonare ancora più retro, con tastiere psichedeliche tipo Beatles addirittura, e tutto questo senza disdegnare passaggi più diretti come “The pandemic enigma”, catchy e da singolo, al rock sensu stricto come “Destiny of a homeless” fino al metal classico di “Jericho”; e se non bastasse “I feel down often” va a suonare come qualcosa di debitore a Paul Chain. Il tutto su un soundscape che suona incredibilmente ricco e ispirato, dove la sezione ritmica tiene su tutto e non va a suonare affossata, dove il riffing è variopinto e gli assoli sono ispirati, e con una voce che, insieme alla chitarra solista di cui poc’anzi, conferisce la marcia in più all’intero disco, il tutto per quasi tre quarti d’ora di musica piacevolissima e che scorre via senza problemi.
Poco da dire: “3” dei Witchfield è un jackpot ed un ascolto obbligatorio per chi ama le sonorità doom metal nel verso senso di entrambi i termini. E ora scusate, vado a sentire il resto della loro discografia.

Track by Track
  1. Suicide 80
  2. Return of the wicked messiah 75
  3. Bruxa 80
  4. Magical mysterious trip through thes stars 85
  5. The pandemic enigma 80
  6. I feel down often 85
  7. Destiny of a homeless 75
  8. Jericho 80
  9. They live in the holes of my mind 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.08.2024. Articolo letto 302 volte.

 

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