Loculo «Artificial Ignorance» [2024]

Loculo «Artificial Ignorance» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
15.09.2024

 

Visualizzazioni:
208

 

Band:
Loculo
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Titolo:
Artificial Ignorance

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Teo :: Guitar, Vocals;
- Johnny "Corpse" :: Lead Guitar, added Vocals;
- Franco "Bulldozer" :: Bass, backing Vocals;
- Chry "Bahal" :: Drums;

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
46' 52"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.06.2024

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La band genovese dei Loculo, rilascia il terzo album della propria carriera discografica preceduto dall’ultima uscita, ovvero un Ep nell’epoca pre pandemica. Il nuovo album intitolato “Artificial Ignorance” è un concept strutturato con undici tracce di vecchi thrash metal anni ’90, genere tanto caro alla band e naturalmente a tutti coloro, incluso chi scrive queste righe, ne è appassionato. Le tracce si caratterizzano per le andature prevalentemente orientabili in un mid tempo unificato a riff e ritmiche di chitarra accettabili nella propria genesi. Alche lo scream rauco e marcio fa la propria discreta figura nella compagine del lavoro senza mai eccellere in significative performance ma dimostrando comunque estro. L’unico punto che sin da subito pare penalizzare l’intero lavoro è in ogni caso la produzione del disco, abbastanza elementare e poco curata, che a tratti non riesce a mettere in risalto le effettive capacità della band rendendo il tutto un po’ troppo opaco. In ogni caso nel corso dell’ascolto alcune tracce risultano migliori rispetto ad altre come nel caso di “Surf Nazis Master Die”, caratterizzata da un costante mid tempo all’interno del quale non mancano interessanti variazioni ritmiche apportate dalla chitarra; molto più accelerata, quasi a ricordarci un po’ i Sodom di “Better Off Dead” è invece il brano “Acholic Survivors”, molto diretto e compatto nei contenuti. La band sorprende anche con “Loculo” brano mid tempo molto semplice ma divertente nei contenuti; altra interessante iniziativa si ha con “I.A. Artificial Intelligence” brano apparentemente più diretto per le varie iniziative adottate dalla band ovviamente sotto il profilo ritmico; anche “Digital Holocaust” si propone sempre con la ricetta del mid tempo vecchia scuola tedesca adottato dai primi Sodom; il disco si conclude con “ War Of Desolation” altro brano caratterizzato da un riff spacca ossa in apertura e da andature diversificate ma mai troppo accelerate. Come sopra accennato il disco merita diverse rivedute soprattutto sul fattore produzione che, come accennato, a parere di scrive, rende poca giustizia rispetto a quello che in realtà potrebbe rappresentare il disco che, a sua volta, tolta qualche sbavatura e migliorabile nelle ritmiche, potrebbe essere di notevole livello.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Surf Nazis Must Die 60
  3. Alcholic Survicors 60
  4. Ignorance 60
  5. The Thoughtless Man 55
  6. Camatti 55
  7. Loculo 60
  8. Interlude (Man And Machine) 60
  9. A.I. Artificial Intelligence 60
  10. Digital Holocaust 55
  11. War Of Desolation 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
59

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 15.09.2024. Articolo letto 208 volte.

 

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