Moonshine Booze «Entropy» [2024]
Recensione
Ho avuto già modo di occuparmi del duo dei Mooshine Booze, in occasione dell’uscita di “Pandemonio”, un disco che allora mi colpì molto sia per la qualità che per l’estro della band e, a distanza di tre anni, posso tranquillamente riconfermare quelle stesse sensazioni con l’uscita del nuovo “Entropy”, terza uscita discografica, le cui dodici tracce strumentali si susseguono in maniera inarrestabile dando impulso ad un contesto strumentale privo di regole e vincoli ma che funziona proprio per non seguire quel filo logico e ben determinato di cui solitamente siamo abituati ad ascoltare. Ed ecco qui ritrovare i Moonshine Booze questa band dalle mille sfaccettature, probabilmente unica nel made in Italy in grado di saper miscelare blues, stoner alternative e chi più ne ha più ne metta! Le tracce, forti di effetti, distorti, ritmiche moderate ma pur sempre ricche di variazioni in grado di prendere sempre la giusta direzione, non trovano mai nessun ostacolo e vanno dritte nella propria direzione infrangendo ogni regola così rendendosi uniche ciascuna nella propria essenza. Un susseguirsi quindi di emozioni che vanno, come detto, contro corrente rispetto alla comunque realtà e monotonia che la musica di oggigiorno offre. Un disco esemplare, divertente e perché no…(!?!), anche magicamente sperimentale.
Track by Track
- Nemesis 80
- Drink Your Milk 85
- Dystopian 85
- Running Out 85
- The Shadow Of My Rose 80
- The Shadow Of My Rose 85
- The Death Rattle 85
- Funny Like A Mosquito 80
- Blind Side 80
- The Good Ol’ Days 85
- A Long Shortcut 85
- Los Linderos 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
83Recensione di Wolverine pubblicata il 20.09.2024. Articolo letto 390 volte.
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