Sfregio «Malmignotta» [2024]

Sfregio «Malmignotta» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
23.10.2024

 

Visualizzazioni:
250

 

Band:
Sfregio
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Titolo:
Malmignotta

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Seth :: Voce, Chitarra;
- Doctor Rock :: Chitarra;
- Grinder :: Basso;
- Ylme :: Batteria;

 

Genere:
Heavy Metal / Thrash’n’Roll

 

Durata:
28' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.02.2024

 

Etichetta:
Nadir Music
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Distribuzione:
Audioglobe
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Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion
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Recensione

Tornano i liguri Sfregio che, dopo il divertente “Fagioli e Sangria”, rilasciano il nuovo, quinto, album intitolato “Malmignotta”, altra ondata di puro divertimento a suon di thrash hard’n’heavy abbracciato ad una goliardica stesura di testi pregni di ignoranza, volgarità e quant’altro che non possono far altro che farci divertire e lasciarci andare. La produzione del disco curata da Tommy Talamanca, offre inoltre un’ottima riuscita anche nella qualità dell’audio e di tutto ciò che necessita per la realizzazione di un buon disco. La rapida carrellata dei brani disposti tra andature accelerate, riff divertenti oltre al vincibile songwriting dei brani, regalano quindi uno scenario di incessante divertimento che ben denota le indiscusse quanto già acclarate attitudini della band a generare un sound compatto unificato a moderne soluzioni strumentali. Se l’opener “Ciabatte e Spazzolino” prende subito l’ascoltatore nella morsa del divertimento e del buon gusto musicale, tra riff impetuosi e testi demenziali ma in definitiva reali, “Vico dei Cartai”, appare appena più leggera nell’impostazione dirigendosi verso la trattazione di tematiche più attuali; “Psycho Figa” denota con una fresca e accelerata ritmica una tematica assai comune ai nostri giorni e “Plastica”, affronta con disinvoltura ma con un senso più che reale la tematica; è con “Cinesi” che la band si lascia completamente andare con la massima disinvoltura possibile tanto da esternare la propria lamentela polemizzando di fronte all’invasione degli occhi a mandorla. Un onorevole hard rock denota la realtà quotidiana di “Giocatori di Tennents” dando luogo ad una sorta di inno alla vita di fronte all’inutilità dell’alterazione chimica; con “Bio” si raggiunge forse l’apice del doppio senso sia nel cantato che nella quotidianità dell’alimentazione, tematica questa che la band, in chiave allegorica, tende a sdrammatizzare per l’innaturalezza di ogni prodotto che ci alimenta. Splendida la conclusiva “Non rompere i coglioni”, traccia di chiusura di questo incredibile platter che, ancora una volta, in maniera sottile, rende il senso con cui Malmignotta intende propagare e conquistare le folle; un disco fortissimo capace di denotare in maniera allegorica, il senso della realtà oggettiva con cui quotidianamente ci confrontiamo.

Track by Track
  1. Ciabatte e spazzolino 85
  2. Vico dei cartai 75
  3. Psycho figa 80
  4. Plastica 80
  5. 你真他妈的傻逼 S.V.
  6. Cinesi 80
  7. Giocatori di Tennents 75
  8. Bio 80
  9. Non rompere i coglioni 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 23.10.2024. Articolo letto 250 volte.

 

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