Gorgia «Distant Lands» [2024]

Gorgia «Distant Lands» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
28.10.2024

 

Visualizzazioni:
92

 

Band:
Gorgia
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Titolo:
Distant Lands

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Rezna :: Guitar, Voices;
- GiBi :: Bass, Voices;
- Sgravone :: Drums, Samples, Voices;

 

Genere:
Doom / Stoner / Alternative

 

Durata:
26' 18"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
06.07.2024

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I contenuti della prima uscita discografica dei Gorgia, è questo Ep a sette piste intitolato “Distant Lands”, all’interno del quale trasudano elementi di natura personale che accomunano le singole esperienze personali del trio. La band si ispira per il proprio doom, alternative, stoner a Black Sabbath, Idles e non ultimo da Cleopatrick, tre realtà che emergono facilmente e stilisticamente nella disamina delle sette tracce proposte. Il disco affronta tematiche diverse tra viaggi, esperienze personali, l’esplorazione fisica e metaforica e ogni contesto che possa in qualche maniera collegarsi all’esoterismo. I brani sono piuttosto lenti ma il sound è decisamente cristallino e offre miscele sonore non usuali tra le band che propongono uno stile similare a quello dei Gorgia. Dopo l’opener “Ausulk” brano ricco di iniziative moderato dal clima arido e desertificato, è la volta di “Enought” che si caratterizza per un’andatura appena più propositiva rispetto al suo predecessore vedendo inserito al suo interno una specie di registrazione di un film risultando originale; in mid tempo quasi punkeggiando il tutto con uno stoner è invece “Why” altra iniziativa dai contenuti semplici ma perimenti originali; seguono poi “Outcast” e “So Beautiful” due realtà tra loro accumunate solo da un’andatura lenta ma ricca di piccole iniziative anche cantate da tutti i membri in maniera quasi estemporanea. Chiude l’Ep una riproduzione del rumore dello spazio e del cosmo che ci sovrasta proprio a mettere ben in evidenza la distanza che ci separa da altri mondi ed universi paralleli al nostro sul cui la vita, forse è indubbiamente migliore della nostra. Un piccolo esordio che nella propria personale ottica si rivela come discreta iniziativa ricca di spunti interessanti che sicuramente emergeranno al meglio con l’uscita del primo, prossimo full lenght della band.

Track by Track
  1. Aulsuk 70
  2. Enough 75
  3. Why 75
  4. Outcast 75
  5. Beautiful 70
  6. Demons 70
  7. The Sound of a Universe Collapsing Under the Unstoppable Power of Our Overwelmingly Catastrophic Big Muff S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 28.10.2024. Articolo letto 92 volte.

 

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