Surgent «Surgent» [2023]

Surgent «Surgent» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
04.11.2024

 

Visualizzazioni:
74

 

Band:
Surgent
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Titolo:
Surgent

 

Nazione:
Estonia

 

Formazione:
Endrik Salak :: vocals
Jaan Varts :: guitars
Jüri Tarkpea :: bass
Sten Loov :: drums

 

Genere:
Heavy / Progressive / Death Metal

 

Durata:
49' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.11.2022

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Sugis Productions
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Recensione

Positivo disco di debutto per gli Estoni Surgent, il cui disco risale al 2022 e che stranamente solo adesso viene mandato in redazione. Il loro genere musicale è un progressive death metal spalmato su 8 brani più intermezzo e outro in poco meno di 50 minuti di musica. Ed è un bel sentire, non c’è che dire. I Surgent infatti non sono una band tecnica che si nasconde dietro il progressive come scusa per suonare senz’anima, non sono neanche dei cloni degli Opeth: sono una band che sa muoversi da sola all’interno di riffs complessi o più canonici ma con tempo dispari, su cui le influenze dei due generi suddetti sono soddisfatti, evitando che il disco suoni troppo in un modo o troppo nell’altro.
“The curse…” infatti ci introduce al disco, con uno stile in realtà non molto brutale ma più che altro potente, che è buono ma canonico finché non c’è uno stacco inaspettato jazz/djent a metà brano, e con una conclusione spiazzante dove i riffs finora usati diventano senza distorsione e funzionano ugualmente, per un risultato che invoglia a proseguire l’ascolto. E dopo un secondo brano più breve, le influenze degli Strapping Young Lad escono allo scoperto nel terzo brano, con l’aggiunta di riffs che sanno essere curiosamente disarmonici ma anche catchy. E dalla parte centrale in poi i Surgent danno il meglio perché semplicemente soddisfano tutti i palati, con una “Blood offering” che passa bene dal death al prog nella seconda parte del brano, una “Branch and bone” più sperimentale ma anche più oscura come mood, e la più metal oriented “Beast of prey”, fino ad arrivare alla summa compositiva di “Burning machines”, che conclude in bellezza un disco intelligente e ricercato, ma non astruso o pretenzioso, per un risultato che farà la felicità di chi cerca un po’ di metal sperimentale e che sappia essere estremo allo stesso tempo.
Di conseguenza, ben fatto Surgent, e avanti così.

Track by Track
  1. The curse that keeps on giving 75
  2. Hollow doctrine 80
  3. Peak of repression 80
  4. The great devourer 80
  5. The ritual - Intermezzo S.V.
  6. Blood offering 80
  7. Branch and bone 80
  8. Beast of prey 85
  9. Burning machines 85
  10. The encounter - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Snarl pubblicata il 04.11.2024. Articolo letto 74 volte.

 

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