Surgent «Surgent» [2023]
Recensione
Positivo disco di debutto per gli Estoni Surgent, il cui disco risale al 2022 e che stranamente solo adesso viene mandato in redazione. Il loro genere musicale è un progressive death metal spalmato su 8 brani più intermezzo e outro in poco meno di 50 minuti di musica. Ed è un bel sentire, non c’è che dire. I Surgent infatti non sono una band tecnica che si nasconde dietro il progressive come scusa per suonare senz’anima, non sono neanche dei cloni degli Opeth: sono una band che sa muoversi da sola all’interno di riffs complessi o più canonici ma con tempo dispari, su cui le influenze dei due generi suddetti sono soddisfatti, evitando che il disco suoni troppo in un modo o troppo nell’altro.
“The curse…” infatti ci introduce al disco, con uno stile in realtà non molto brutale ma più che altro potente, che è buono ma canonico finché non c’è uno stacco inaspettato jazz/djent a metà brano, e con una conclusione spiazzante dove i riffs finora usati diventano senza distorsione e funzionano ugualmente, per un risultato che invoglia a proseguire l’ascolto. E dopo un secondo brano più breve, le influenze degli Strapping Young Lad escono allo scoperto nel terzo brano, con l’aggiunta di riffs che sanno essere curiosamente disarmonici ma anche catchy. E dalla parte centrale in poi i Surgent danno il meglio perché semplicemente soddisfano tutti i palati, con una “Blood offering” che passa bene dal death al prog nella seconda parte del brano, una “Branch and bone” più sperimentale ma anche più oscura come mood, e la più metal oriented “Beast of prey”, fino ad arrivare alla summa compositiva di “Burning machines”, che conclude in bellezza un disco intelligente e ricercato, ma non astruso o pretenzioso, per un risultato che farà la felicità di chi cerca un po’ di metal sperimentale e che sappia essere estremo allo stesso tempo.
Di conseguenza, ben fatto Surgent, e avanti così.
Track by Track
- The curse that keeps on giving 75
- Hollow doctrine 80
- Peak of repression 80
- The great devourer 80
- The ritual - Intermezzo S.V.
- Blood offering 80
- Branch and bone 80
- Beast of prey 85
- Burning machines 85
- The encounter - Outro S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
80Recensione di Snarl pubblicata il 04.11.2024. Articolo letto 74 volte.
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