Motel Transylvania «Generation Lost» [2023]
Motel Transylvania
Titolo:
Generation Lost
Nazione:
Italia
Formazione:
Toxi :: Vocals
Fish :: Bass, Backing Vocals
Taison Gore :: Guitars, Backing Vocals
Leo Wayan :: Drums, Backing Vocals
Genere:
Industrial Metal
Durata:
36' 9"
Formato:
CD
02.10.2023
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Il nuovo disco dei Motel Transylvania da Savona è questo “Generation lost”, e costituisce un più che gradevole esempio di una musica che potremmo definire a grandi linee Industrial/EBM, che parte da un substrato notevole influenzato dai Rammstein (E questa band a volte è anche più che un’influenza), ma su cui i nostri ragazzi successivamente aggiungono diverse influenze da brano a brano, rendendo il songwriting di questo disco più cangiante e fortunatamente variegato.
Questo è evidente già dalla terza canzone, “Taste of you”, dove ti aspetti un altro brano che ricalca Rammstein e Rob Zombie, come nel brano precedente; e invece no: “Taste of you” va a suonare decisamente più EBM stile Grendel, forse, ma con una batteria vera, per un risultato tanto spiazzante quanto che incuriosisce. E da qui il mood dell’album si va a delineare, con brani che partono più o meno sempre da questi due capisaldi compositivi, per poi aggiungere influenze diverse, che differenziano molto bene i brani. “Plastic world” è infatti un brano in cui alle influenze della band di Till Lindemann si aggiunge un inaspettato maggiore tasso di melodia, che fa virare il brano su stili tipo i Linkin Park più cattivi, variando il tiro in maniera abile e convincente. Appare già da questo evidente che i MT non sono dei copioni, e questa sensazione va rinforzandosi nei brani successivi, con una “Behind the storm” dove questa volta è il ritornello metalcore/melodeath a differenziare ulteriormente lo stile e ad arricchirlo, mentre “In my mind” è il brano che mescola di più il metalcore con l’electro, il tutto per un mood che ripropone i Linkin Park di cui sopra, ma anche i Blutengel, anche se il mio brano preferito consiste nella title track, che condensa tutte o gran parte delle influenze di cui sopra, e ne fa il brano più completo, che funge bene da summa compositiva.
Insomma: questo disco davvero non va analizzato solo dalla copertina, e guai a definire i Motel Transylvania dei wannabe dell’industrial. Certo, l’influenza dei Rammstein è evidente, ma visto che nell’industrial il pubblico ha prevalentemente occhi per loro, suonare così debitori a loro eppure così convincenti non è affatto un male, specie se ci sono variazioni che rendono tutto appetibile. Per i fans dell’industrial che non schifano una band solo perché non compaiono tra i classici 3 o 4 big.
Track by Track
- Caligo - Intro S.V.
- To Hell 75
- Taste of you 75
- Plastic world 75
- Behind the storm 75
- In my mind 75
- Generation Lost 80
- Another way to choose 70
- Firmament 75
- Rise and fall 70
- Generation Lost (Vandalized by Vrolok LaVey) Remix S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Snarl pubblicata il 05.12.2024. Articolo letto 78 volte.
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