The Disgrazia Legend «FINE» [2024]

The Disgrazia Legend «Fine» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.01.2025

 

Visualizzazioni:
79

 

Band:
The Disgrazia Legend
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Titolo:
FINE

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Michele Quinzani :: Drums;
- Giorgio Denicoli :: Guitars;
- Luca Tadini :: Bass;
- Francesco Brancato :: Guitars;
- Marco Chiappella :: Vocals;

 

Genere:
Noise Rock

 

Durata:
39' 15"

 

Formato:
Vinile 12"

 

Data di Uscita:
10.02.2024

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sembrerebbe proprio una conferma questa “Fine” della carriera musicale dei The Disgrazia Legend, band che ha da sempre militato tra studio e palchi in mezza Europa ed ora al capolinea per non meglio confermate motivazioni all’interno della band. Nel corso del tempo, il quintetto, attraverso il suo noise rock sperimentale assolutamente ispirato al proprio credo e menefreghista dei contesti modaioli o di tendenza, ha sempre dimostrato di essere all’altezza della situazione con genuina originalità dimostrata ancora una volta in questo sipario che cala disposto in otto diverse battute tutte oscure mistiche e pregne di emotività personale. Suoni dissonanti ritmiche sempre vive e spumeggianti, ma allo stesso tempo alternati da bagliori quasi malinconici, dove la rabbia, talvolta più ovattata nelle impostazioni lascia anch’essa al pari della macchina sonora, un mistico quanto ipnotico effetto, ritmicamente egregio e mai blando o inutile; vari ascolti del disco rivelano, volta per volta, passaggi sempre più profondi dando l’effetto di trovarsi di fronte ad un qualcosa che muta costantemente tra dissonanze, effetti e chitarre affilate protese a generare contesti immaginari ma parimenti riflessivi deputati alla via di fuga da quello che sembra essere ormai un destino segnato. I brani prendono corpo in maniera diversificata tra loro a cominciare dall’opener “City Long Lost” traccia subito invasiva e diretta con le proprie oscure tendenze e immagini noise da assaporare in ogni singolo passaggio; la orecchiabile quanto travolgente “Glimpse Of A Man” in costante mutamento sia ritmico che di impostazione vocale immancabilmente pregna di inaspettati risvolti; che dire poi dell’isterismo di “Tarab Of Indipendenze” le cui vibrazioni fanno incessantemente presa sull’ascoltatore; non poco coinvolgente è poi “Anna Against Mimnermus”, brano dalle mille, inaspettate sfaccettature. Valido lavoro che sembra essere purtroppo l’addio ad un progetto durato nel tempo non ha mai smesso di funzionare.

Track by Track
  1. City Long Lost 75
  2. 23.03 75
  3. Glimpse Of A Man 80
  4. Sailing To Noloi 75
  5. Tarab Of Independence 80
  6. Tropicalude 80
  7. Anna Against Mimnermus 80
  8. The Last Song We Ever Wrote 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 22.01.2025. Articolo letto 79 volte.

 

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