Recensione

Una delicata introduzione pianistico/sinfonica ci porta a...una confusione incomprensibile? Direi di che è proprio così. La registrazione caotica che interviene subito dopo ci offre un black metal dal sapore gotico. A meno che non sia una scelta voluta, sono costretto a sottolineare la rozza produzione sonora come difetto altamente debilitante; di fatto i brani meriterebbero qualcosina di più in termini di missaggio; le varietà ritmiche, le belle aperture tastieristiche, immerse in un estremo vortice heavy metal potente e quadrato, che il gruppo snocciola, avrebbero bisogno di una produzione più limpida, non necessariamente meno aggressiva. Il punto forza sta nelle melodie sia delle chitarre che della tastiera e andrebbero sottolineate. Probabilmente, azzardo, se avessero inciso meno tracce selezionandone solo alcune per un totale di una ventina di minuti abbondanti (parliamo di metà del disco totale) e si fossero dedicati maggiormente alla produzione, ora noi staremo a parlare di una piccola perla da scoprire, ma sotto quel muro di suoni altissimi, mixati come solo i darkthrone potrebbero, si perde anche la voglia di addentrarsi alla ricerca di quello che di buono c'è. Un vero peccato.

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