Disgorged Foetus «Obscene Utter Gore Annihilation» [2023]
Recensione
Primo album per i Francesi Disgorged Foetus da Langres, che in questa quasi ora di musica ci propongo 21 brani di death/groove metal, a discapito della veste grafica e e dei titoli dell’album scelti, che farebbero pensare proprio a una truculenta band grindcore. Infatti, Questo “Obscene utter gore annihilation” raramente va veloce, e perlopiù si attesta su dei tempi medi che invece molto più spesso hanno a che fare con il death/groove dei Debauchery e altre volte sconfina nel Southern rock. Al massimo si hanno tempi d-beat in quanto a velocità, ma non si va oltre.
Tuttavia, il risultato del disco è quasi sempre qualcosa che va poco oltre il discreto per il semplice fatto che “Obscene…” è handicappato per tutto il tempo da una mancanza di originalità dovuta a una certa esitazione quando si tratta di aggredire l’ascoltatore o di schiacciarlo, e anche per via di una serie di riffs utilizzati piuttosto semplici che rendono il disco semplicemente poco brutale e dove non si capisce bene i DF cosa vogliano suonare, visto che alcuni brani sono grind più per la voce che per altro. Poi certo, a volte compaiono belle intuizioni, come in “Outragious collection of women limbs”, che spacca all’inizio e concede più brutalità, ma per qualche strano motivo si affida nella seconda parte del pur lungo brano a una parte doom decisamente troppo allungata e con un riff che da solo va bene, ma non può certo farcela da solo a sostenere l’atmosfera per tutto quel tempo. Altrove è il groove che galvanizza i Nostri, come i “Virgin vulva lips necklace”, ma si tratta di un episodio che invece suona molto groovy e dove la brutalità viene elargita col contagocce, tipo nella pur positiva “Putrefying gangrenous abscess”.
E il disco è più o meno tutto così, senza grosse variazioni né particolari episodi granché differenziabili dagli altri. I Disgorged Foetus centrano il groove o le parti macabre, ma fanno un po’ fatica quando si tratta di andare al sodo, la struttura e l’ispirazione delle canzoni sembrano un po’ troppo istintive e non lavorate come si deve, e a volte non si capisce bene cosa vogliano fare, se groove/death, stoner, hardcore o qualcosa tipo Debauchery, e questo finisce per spiazzare l’ascoltatore, più che coinvolgerlo. Disco non male, ma più che altro per completisti delle sonorità gore.
Track by Track
- Cunts rotten secretions - Intro S.V.
- Fistfuck the headless and carbonized infected bodies 65
- Depravity and scatology 65
- Purulent orgasmic vaginal fluids 60
- Lovely rectal pestilential agony 55
- Embryonic necrophagus (pt. III age of purulence) 60
- Bloodcum old ritual fetishism 55
- a – flesh opening interlude - Intermezzo S.V.
- Virgin vulva lips necklace 65
- Outragious collection of women limbs 65
- Syphilitic invasion (Pure attack Pt.II) 65
- Gory rapes (the confessions of an uterus lining destroyer) 60
- Putrefying gangrenous abscess 65
- Fumes of the putrid scent of moldy bodies 60
- Blast the entrails (human organs barbecue pt.I) 60
- b - rotten interlude - Intermezzo S.V.
- the morbid gynaec(r)ologist 60
- wide open the cunts (triumph of the penis pt. II) 60
- Ingested anal oozing in carnal lesions 02:57 60
- Born in gore 60
- Cunt's rotten secretions (pt. II) grand GOREmageddon c) decomposed endclosure interlude 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 50
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
62Recensione di Snarl pubblicata il 25.02.2025. Articolo letto 66 volte.
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