Ainu «Ainu» [2024]

Ainu ĞAinuğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.03.2025

 

Visualizzazioni:
43

 

Band:
Ainu
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ainu [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Ainu

 

Titolo:
Ainu

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Dani :: Guitar, Synths, Samples;
- Jacco :: Bass;
- Gelso :: Drums;

 

Genere:
Post-Metal / Post-Doom

 

Durata:
36' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.06.2024

 

Etichetta:
Subsound Records
[MetalWave] Invia una email a Subsound Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Subsound Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Subsound Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Subsound Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Subsound Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Subsound Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Subsound Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Purple Sage PR
[MetalWave] Invia una email a Purple Sage PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Purple Sage PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Purple Sage PR

 

Recensione

Non male l’omonimo debutto a base di post metal e doom realizzato dai Genovesi Ainu dove in sole cinque tracce riescono a trascinare l’ascoltatore attraverso un viaggio surreale in contesti cinematografici resi tra narrazione oniriche e musica pregna di assetti potenti ma parimenti riflessivi. La forza del concept ricade sulle lunghe simmetrie sonore da cui emerge inevitabilmente un forte contatto con ambiente circostante tipico di narrazioni e leggende; le cinque tracce, pur apparendo scarne per un debutto, in realtà hanno tutto ciò che serve per rendere orgglioso l’ascoltatore, sempre messo alla prova tra contesti e scenari immaginari frutto di effetti ma parimenti di scenari che conducono a riflessioni che spaziano tra mare, terra e luoghi immaginari. Non a caso, l’opener “Il Faro”, di ben tredici minuti di durata, rappresenta la partenza per questo viaggio che prende corpo con uno spezzone del film “The Lighthouse” che passa da momenti moderati e pacati ad irruenti distorti con immancabili dosi psichedeliche; è poi la volta di “Aiutami a ricordare” che indicativamente si mantiene nelle strutture del suo predecessor tra effetti vocali e musicali tutti da assaporare; dopo l’intermezzo di “D.E.V.S.”; si procede con “Khrono”, traccia ricca di variazioni ritmiche che ci conduce poi alla conclusive “The Call Of The Sea” tipicamente doom e post metal che ci porta inevitabilmente a riconoscere a questo disco il pregio di essere ricco di buone idee e tantissima iniziativa che probabilmente richiedono un ulteriore step per quanto attiene una maggiore cura e dedizione al proprio credo. Disco interessante e valido.

Track by Track
  1. Il Faro 75
  2. Aiutami a Ricordare 75
  3. D.E.V.S. S.V.
  4. Aiutami A Ricordare 70
  5. Call Of The Sea 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 07.03.2025. Articolo letto 43 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.