Gleemen «Dove Vanno le Stelle Quando viene Giorno?» [2023]
Gleemen
Titolo:
Dove Vanno le Stelle Quando viene Giorno?
Nazione:
Italia
Formazione:
Maurizio Cassinelli :: Drums, Vocals
Alessandro Paolini :: Electric Bass, Contrabass
Mauro Culotta :: SynthElectric Guitar
Gianpaolo Casu :: Electric Guitar, Acoustic Guitar
Marco Zoccheddu :: Electric Guitar, Keyboards
Genere:
70s Prog
Durata:
55' 55"
Formato:
CD
Recensione
Simpatico questo terzo album dei prog/rockers Gleemen chiamato “Dove vanno le stelle quando viene giorno?”, che a scapito di una copertina francamente un po’ kitsch, riesce comunque a dedicarci circa 56 minuti di una musica che non spaccherà le montagne, ma che comunque è piacevole e ben curata perlopiù.
Le influenze dei Gleemen sono infatti racchiuse nel trigono Pink Floyd, Beatles (di cui ci sono due covers) e Jimi Hendrix, dei quali mutuano dai primi due un gusto abbastanza spiccato per la psichedelia e un sound chiaramente retro che ammanta l’album, mentre dal famoso chitarrista mutuano una certa vena solista che ne accentua il feeling visionario. Dunque, abbiamo un album psichedelico? Mah, più o meno: questa influenza è chiaramente ravvisabile in brani come “The tue dita al buio” e “What I want to say” o anche “Diario di un dromedario”, già dal titolo eloquente, ma abbiamo anche episodi più calcati, come “la mia chitarra”, che sarà già sentita quanto si vuole, ma riesce a variegare il mood dell’album, evitando di renderlo troppo omogeneo, e la stessa cosa si sente nella strumentale “Intolerance” o “Facili illusioni”, il tutto per un risultato che ripeto: sa piacevolmente di vintage pur non essendo troppo originale. Tuttavia, ci sono anche dei cali abbastanza drammatici di qualità, dati per esempio da una “Sulla collina” che consiste in una ballad abbastanza banale e dal testo francamente forzatamente vecchio stile, o la stessa “La mia chitarra”, che io trovo un po’ cliché, o la conclusiva “Ragazze di giorno ragazze di sera” che sembra un brano dei Pooh scartato. Perché questo avviene? Non ne ho una chiara idea, ma penso che i Gleemen risaltano quando vanno sulla musica psichedelica e non quando si tratta di provare con altre sonorità, visto che i risultati suonano molto nella media e troppo ancorati a visioni forse accettabili decadi e decadi fa, ma non certo adesso.
In conclusione: “Dove vanno le stelle…” è un disco non male quando fa lo psichedelico, ma è sempre il frutto degli sforzi di qualcun altro, e non convince particolarmente quando prova ad uscire da questa visione, ma ci regala qualche bel momento compositivo ed è prodotto molto bene. Ripeto: non per chi cerca un capolavoro, ma comunque apprezzabile se il prog rock italiano è ciò che cercate.
Track by Track
- Tomorrow never knows (Cover beatles) S.V.
- Le tue dita al buio 70
- La mia chitarra 60
- What I want to say 70
- Within you and without you (Cover beatles) S.V.
- Sulla collina 55
- Intolerance 70
- Diario di un dromedario 70
- Dove vanno le stelle 70
- Facili Illusioni 70
- Ragazze di Giorno Ragazze di Sera 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
65Recensione di Snarl pubblicata il 07.03.2025. Articolo letto 45 volte.
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