MasKing «Dark Sparks» [2024]

Masking «Dark Sparks» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
08.03.2025

 

Visualizzazioni:
70

 

Band:
MasKing
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Titolo:
Dark Sparks

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

 

Genere:
Dark / Post-Punk / Black Metal

 

Durata:
1h 2' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2024

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Un debutto di cui si sa veramente poco, a parte il fatto che questa band chiamata MasKing si è formata nel 2020, è questo “Dark Sparks”, primo disco realizzato e composto da dodici brani dove arte e musica si incontrano e fondano il proprio credo attraverso un genere classificabile tra dark e post punk. La discreta autoproduzione offre sonorità nitide e parimenti molto pacate in cui un sereno e candido clean fa tutto il resto; le andature, ma in generale la stessa struttura dei brani, risultano piuttosto semplici e, in fatto di originalità e di momenti più propositivi, diciamo che poco c’è se non nulla. Il credo di questo concept album si sviluppa in modo lento e a fine ascolto, fatta qualche rara eccezione, il tutto rimane poco impresso. Come si accennava, l’unico pregio del disco è la produzione che ben riesce a trasmettere quella pacatezza che tanto ha il sapore più di tradizione popolare che di altro. I brani a cominciare dall’opener “Feeling (C19)” e dalla successiva “Close” paiono cullarsi nelle loro note su cui trova conforto il clean ma se si vuole cercare qualche raffinatezza o lead solo di pregio diciamo che non ve né alcuna traccia. Un accenno di intensità di ha con “Living A Lie”, dove pare apprezzabile il buon lavoro di batteria che, pur non offrendo virtuosismi, riesce a trascinare un po’ di più l’ascoltatore grazie anche alla ritmica e al ritornello della chitarra; “Red Eyes” è un brano pregno di elettronica che in realtà pare un po’ stonare su tutto il resto; anche “Feeling-Reprise” si mantiene con le stesse modalità delle tracce d’apertura un po’ come anche “Ghost”; “Close Restart” invece sembra un po’ ricordarci la band norvegese dei The 3rd And The Mortal” capitanata dalla straordinaria Kari Rueslåtten alle prime armi, ma qui il discorso ovviamente è abbastanza diverso. In conclusione, il disco, dopo ripetuti ascolti, risulta noioso e piatto nelle ritmiche e nelle melodie e come tale non offre alcuna emozione che apparentemente potrebbe in realtà offrire. Auspichiamo per la prossima uscita in un qualcosa un po’ più particolareggiato che naturalmente possa rendere le tracce più diversificate tra loro e meno continuative.

Track by Track
  1. Feeling (C19) 55
  2. Close 55
  3. Flux 50
  4. Trust 50
  5. Living A Lie 60
  6. Soul's Breath 55
  7. Red Eyes 50
  8. Feeling - Reprise - 50
  9. Love Is Lie 55
  10. Ghost 50
  11. Close Restart 60
  12. Feeling (C19) (Extended Version) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
54

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 08.03.2025. Articolo letto 70 volte.

 

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