Black Faith «Proclaim my Victory » [2006]

Black Faith «Proclaim My Victory» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Xanadu »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2112

 

Band:
Black Faith
[MetalWave] Invia una email a Black Faith [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Black Faith [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Black Faith

 

Titolo:
Proclaim my Victory

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Snarl: Guitars, Vocals
Malebolgia: Guitars
Mors Triumphalis: Bass
Lucasdemon: Drums

 

Genere:

 

Durata:
24' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il Black Metal ispirato alla scena norvegese, fine anni 80 inizio 90, continua ad avere i suoi estimatori più oltranzisti soprattutto nelle fasce più giovani di ascoltatori, ancora legati alle registrazioni approssimative, ai suoni grezzi e incomprensibili e al culto satanico più fumettistico.
I Black Faith non contraddicono questo trend producendo un lavoro di 4 song grezze e dirette registrate e suonate con un'attitudine molto vicina al punk.
I titoli delle canzoni (e penso pure i testi non presenti) affrontano il classico concept legato a demoni mitologici (Baphomet) e vari proclami ad un odio gratuito e nichilista.
Come dicevo inizialmente, questo lavoro può comunque piacere a chi ama alla follia questo stile.
Il primo pezzo, Sanctity in Darkness parte, tra chitarre iperplettrate e batteria veloce (con vari momenti in cui in effetti la batteria perde il tempo) e si mantiene su tempi mediamente veloci con un declamare malato della voce in un acidissimo scream.
Nei suoi 6 minuti si mantiene tendenzialmente su questi canoni fino a passare ad uno stacco centrale con riff più classici e cadenzati; per poi riprendere a correre.
Tutto il cd vive dell'alternanza tra scorribande veloci e parti cadenzate che sfociano in momenti doom come in Black Nocturnal Liturgy.
La difficoltà nel discernere i riff sta nella pessima (assolutamente voluta) registrazione che appiattisce il tutto rendendo molte parti simili tra loro.
Pontifex 666 si apre con un riff basato su una sinistra melodia che è la base del ritmo cantilenante che guida quasi tutta la canzone distaccandosi così dalle altre.
Insomma un lavoro dedicato ad una certa frangia di ascoltatori che non fanno caso alla registrazione, agli errori ed a una certa ripetitività di fondo.
Io fatico realmente a capirne il senso.

Track by Track
  1. Sanctity in Darkness 40
  2. Black Nocturnal Liturgy 50
  3. Pontifex 666 50
  4. Padre Mithra (Faces of Baphomet) 40
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 20
  • Qualità Artwork: 40
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 20
Giudizio Finale
38

 

Recensione di Xanadu pubblicata il --. Articolo letto 2112 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.