Collateral Damage «Demo 2007» [2007]
Collateral Damage
Titolo:
Demo 2007
Nazione:
Italia
Formazione:
Matt: voce
Izzy: chitarra
Blade: chitarra
Steve: Basso
Slam: batteria
Genere:
Durata:
14' 46"
Formato:
2007
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Primo demo per i Collateral Damage, band Heavy di Viterbo nata nel 2005. Il loro “Demo 2007” risulta essere un buon concetrato di Heavy Metal classico, sulla falsariga di bands quali Judas Priest ed Iron Maiden. Però…
Però uno dei grossi problemi dei giovani gruppi che si cimentano in questo genere è che troppo spesso più che esser influenzati da questa o quella band, ne seguono pari passo quasi tutto, dallo stile alla strutturazione dei pezzi. E questo è forse l’unico difetto riscontrabile anche nei Collateral Damage. Le tre tracce che compongono questo loro demo-CD d’esordio non sono affatto male, ma seguono un po’ troppo il classico canovaccio. Ed è così che “Drunk In A Bloody Rain” (in cui per qualche secondo si sente una batteria forse troppo confusionaria), “Try Me Again” e “Labyrinth Of Death” passano senza lasciare per niente il segno sull’ascoltatore.
Insomma, i Collateral Damage sono la classica band che, usando un termina scolastico, potrebbe far di più ma non si applica. Le qualità dei singoli musicisti non si discutono affatto, ma manca loro la personalità per potersi affermare. Far il paio con composizioni di Maideniana memoria (o “scopiazzare” i Judas Priest) [da notare le virgolette, n.d.LL.) non serve a molto. Il mio consiglio ai Collateral Damage è quello sì di prender spunto dalle bands succitate, anche perché in ambito Heavy erano, sono e resteranno il meglio che possa esserci, ma di render il loro sound più particolare, più personale. Per ora, sono solo l’ennesima band Heavy Metal, né niente di più, né niente di meno.
Per quanto riguarda le conclusioni mie sul loro “Demo 2007”: un cd che si attesta su una sufficienza un po’ stentata, proprio per il disorso affrontato poc’anzi sulla personalità. Come detto, i Collateral Damage hanno un notevole bagaglio tecnico: c’è da smussare qualche angolo ed affinare degli spigoli e questi ragazzi potrebbero anche dir la loro.
Track by Track
- Drunk In A Bloody Rain 57
- Try Me Again 60
- Labyrinth Of Death 58
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 50
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
58Recensione di Lord Lucyfer pubblicata il --. Articolo letto 1929 volte.
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