AA.VV. «Italian Melodic Death Metal Collection» [2008]

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Autore:
Lord Lucyfer »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
AA.VV.

Titolo:
Italian Melodic Death Metal Collection

Nazione:
Italia

Formazione:

Genere:

Durata:
1h 18' 36"

Formato:

Data di Uscita:
2008

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

“Italian Melodic Death Metal Collection” è una vera e propria raccolta che mette insieme le migliori realtà del panorama Melodic Death della scena italiana, che ha dalla sua soprattutto il fatto di emttere insieme gruppi già ben affermati in Italia come all’estero (Dark Lunacy, Node e Disarmonia Mundi), gruppi da considerarsi ormai ‘grandi’ (VII Arcano, Subliminal Crusher e Golem), più interessantissime realtà provenienti dall’underground nostrano (Rising Moon, Necroart, ed Edenshade, tanto per citarne tre).

La partenza è a razzo con una delle bands che più adoro, i Golem, presenti con “Ever Been To Hell”, a cui seguono in ordine Lunarsea (“Qubenauts”), i già citati Rising Moon (ottima “Cyborg Insane” dell’act abruzzese) e così via.
Come detto, il punto di forza è vedere impegnati anche gruppi più altisonanti, come i Dark Lunacy, presenti con la stupenda “Aurora”, i già citati Golem, i Node ed i Disarmonia Mundi, alfieri del Metal tricolore all’estero, presenti rispettivamente con “Retreat 42” e “Swallow The Flames” e i Subliminal Crusher che, aspettando il nuovo materiale con una Line Up rinnovata nei chitarristi, è presente con “Affection”, high-light del disco d’esordio “Anthitesis”.
Fra le bands emergenti, da segnalare i già citati Rising Moon ed i Necroart su tutti. L’unico pezzo che forse un po’ meno mi ha convinto è stato “Moot Lie” dei Raintime, ma è questione di poca simpatia per le tastiere, quindi è del tutto un gusto personale su cui possiamo sorvolare senza problemi.

Amanti del Melodic Death qui in Italia ce ne sono moltissima senz’ombra di dubbio. Io di certo non sono fra questi, preferendo di gran lunga il sound Americano (che sia Death classico o Brutal), ma un lavoro simile è comunque apprezzabile. Di certo questa compilation farà felici i fans del sound melodico scandinavo: potranno riascoltare bands che sicuramente già conosceranno e contemporaneamente scioprire nuovi gruppi che potrebbero entrar di diritto nei loro ascolti.
Alla fin fine, se proprio dovessi trovare una pecca, sarebbe solo la non presenza degli abruzzesi No More Fear. Per il resto, una compilation che si ascolta con assoluta semplicità, nonostante la lunga durata.