Phenium «Phenium» [2008]

Phenium «Phenium» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2018

 

Band:
Phenium
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Titolo:
Phenium

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Valerio - Vocals
Pierluigi - Guitar
Roberto - Guitar
Paolo - Bass
Mauro - Drums

 

Genere:

 

Durata:
26' 26"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il Demo dei Phenium (che dovrebbe essere il primo) rappresenta un simpatico e gradevole esempio di heavy/thrash metal. Non bisogna aspettarcisi, da questo demo, delle mazzate thrash velocissime e spacca denti, quanto piuttosto una manciata di canzoni ben strutturate, che scorrono in maniera direi liscia e senza cadute di tono, con diverse parti riuscite e sempre su tempi medi e senza di fatto mai accelerare più di tanto.
Appena si inizia ad ascoltare questo demo, infatti, la band mostra da subito delle canzoni agili e che non si rifanno ad un gruppo in particolare: si passa infatti da influenze alla Judas Priest, ad altre mutuate forse dagli In Flames, a chitarre soliste che spesso mi hanno richiamato alla mente gli Iron Maiden, ad altre parti che ricordano i Metallica (anche po’ troppo, forse), e ad altre (più rare) forse debitrici a King Diamond. Ed il pregio dei Phenium è proprio questo, cioè quello di saper scrivere canzoni che, pur non andando veloce e suonando quasi sempre melodiche, sanno andare bene pure nei tempi medi, coniugando bene le diverse influenze suddette ed evitando oculatamente diverse lungaggini che altrimenti zavorrerebbero il loro stile.
Direi che il punto più alto del demo è costituito dalla ben riuscita “Till the end”, che consiste in una canzone dove le influenze dei Phenium vengono riordinate in maniera ottimale e ben equilibrata. Colpisce bene anche “Still life”, dove tra l’altro trova spazio anche una nota di originalità con la tastiera ad accompagnare i brani.
Difetti ce ne sono, ovviamente come per ogni gruppo nuovo: a parte infatti la qualità sonora discreta ma non del tutto riuscita (ma per un primo demo va più che bene), diciamo che a tratti i brani si rifanno un po’ troppo allo stile dei Metallica, come detto prima. Questo risulta evidente in brani come “In Solitude I stand”, dove il primo riff fa subito ripensare a “Damage Inc.”, anche se subito la canzone se ne va per conto suo, oppure la conclusiva “Blood like metal” il cui inizio fa immediatamente pensare a “Eye of the beholder” dello stesso gruppo, anche se pure qui, come prima, la canzone va per conto suo.
In conclusione: direi che la prima prova per i Phenium si può senz’altro considerare superata: con i pregi e difetti suddetti, è possibile vedere in loro una band già da ora in grado di scrivere canzoni più che decenti, abbastanza personali e apprezzabili. Margini di miglioramento poi ce ne sono, tra cui i temporanei momenti di mancanza di originalità, e possibilmente (sempre che il gruppo se la senta) una maggior dose di brutalità che male non fa mai. Per il momento, comunque, va già bene. Forza, ragazzi!

Track by Track
  1. Still Life 70
  2. The Scarecrow man 65
  3. Till the end 73
  4. In solitude I stand 64
  5. Blood like metal 68
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 63
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 69
  • Tecnica: 73
Giudizio Finale
68

 

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