Recreant + Unbirth «Aspire to Deviance» [2008]
Recreant + Unbirth
Titolo:
Aspire to Deviance
Nazione:
Italia
Formazione:
Recreant:
Matte: Guitar/Vocals
Guz: Drums
Kase: Bass
Unbirth:
Nick: Bass
Mirko: Drums
Wube: Guitars
Detto: Vocals
Otto: Guitars
Genere:
Durata:
23' 35"
Formato:
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dalla prima comparsa dei gruppi considerati i pionieri del genere grindcore e brutal death ne sono passati di anni; era il lontano 1987 quando veniva dato alla luce “Scum” ed il 1988 quando nacquero i Cannibal Corpse e da allora si è formata un’infinità di band dedite ad entrambi i generi.
Chiaramente ciò che ho appena detto è solo un esempio (si, i gruppi “storici” sono anche tanti altri), ma che mi aiuterà a riassumere brevemente le motivazioni della valutazione che ho dato allo split-cd “Aspire To Deviance”, demo co-prodotto da due gruppi italiani, Recreant ed Unbirth.
L’inflazionamento del grind e del brutal non ha fatto altro che portare ad avere un considerevole numero di gruppi clone senza avere apportato (scusate la ripetizione) nel corso degli anni innovazioni, anche perché forse non ci sono grossi margini. Ciò che non brilla di questo “Aspire To Deviance” è, chiaramente, l’originalità . Le band in questione, Recreant ed Unbirth ci propongono, rispettivamente, un grindcore ed un brutal death metal senza troppi fronzoli, suonato benissimo (per carità), ma che , (per forza?), rispetta tutti i clichè del genere. Come da copione nella “metà” dei Recreant, troviamo chitarre pesantissime, blast beat, batterie triggerate, rullanti a mo’ di scatoletta, growl gutturale ed un sound di insieme che poteva sicuramente essere migliorato. Discorso simile per gli Unbirth, il cui suono è leggermente migliore anche in virtù delle differenze tra i generi (voce ancora più gutturale, chitarre ribassate ecc ecc).
Questi ragazzi sono veramente bravi hanno tecnica come anche abilità nel songwriting, è innegabile, ma come scritto poco più sopra non ci sono elementi che li vanno a contraddistinguere da mille altre band ed un altro appunto è la mancanza dei testi nel booklet.
Segnalo infine l’ottima prova dei chitarristi di entrambi in gruppi con i loro riff che definire “assassini” in alcuni casi è alquanto riduttivo, ed il drumming preciso sia di Guz dei Recreant che di Mirko degli Unbirth.
E’ vero, non si sono inventati niente, le influenze di gruppi quali Napalm Death, Suffocation e Carcass (per citarne tre) si sentono parecchio, ma hanno svolto alla perfezione il loro lavoro; per questo sono curioso di sentire cosa produrranno in futuro, sperando in qualcosa di più personale.
Track by Track
- Perpetuating Obscenity 70
- These Walls Tainted With Blood 65
- Victorious Kind 70
- Deviance Arises 73
- Mirroring Into Nothingness 70
- Drops of Therapy 70
- Aspire to Nothing 70
- Unfed Thoughts 65
- Vicious Virtue 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 50
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
68Recensione di NeOz pubblicata il --. Articolo letto 712 volte.
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