Black Flame «Imperivm » [2008]

Black Flame «Imperivm» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Alcio »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1904

 

Band:
Black Flame
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Titolo:
Imperivm

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cardinale Italo Martire – Vocals/Guitars
Serpentrax – Bass
m:A Fog - Drums

 

Genere:

 

Durata:
37' 23"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Nati nel lontano 1998 e rimasti con la formazione invariata sino ad oggi, i piemontesi Black Flame ci deliziano con questa nuova perla nera della loro discografia. Discografia che, peraltro, dopo alcuni demos e dopo il debut del 2003, non ha fatto altro che consolidare la band nel gotha dei migliori black metal acts italiani ed europei, grazie anche alle tematiche trattate con perizia e conoscenza e non per gioco. Sto per entrare quindi nell'antro della loro musica nera...... lascio ogni speranza di redenzione!

“Requiem” apre il rituale con suoni sintetici e rumori, il sapore è di dark ambient; l'effetto è davvero plumbeo, ma lascia subito lo spazio alla title-track che esplode in tutta la sua potenza devastante. Il brano è giocato su riff sparati in stile death/black americano anni 90 (Suffocation e Incatation su tutti), a momenti cadenzati, militareschi e con riff dissonanti in stile Emperor e Darkthrone. La seguente “Ad Infera” ricorda invece i primi Morbid Angel ed è sempre sostenuta su blast-beats praticamente continui nella prima parte, per poi stemperarsi in un mezzo tempo e successivamente in una sorta di arpeggio, molto basilare e straniante, prima del finale di nuovo giocato su mezzi tempi e riff taglienti. “Ludus Dianæ” ha un riff iniziale che mi ha ricordato una delle pietre miliari del black metal “Freezing Moon”, ma che nel proseguo si evolve in una sorta di death metal malvagio ed oscuro. La successiva “The other...” alterna nel riff iniziale black metal e brutal, e si evolve nel riff centrale in classic death metal stile anni 90. Un altro brano interessante. Brutalizza le orecchie dell'ascoltatore anche la seguente “Black Sun Theory”, fatta di metallo nero sparato a mille: senza soluzione di continuità, o quasi, per oltre tre minuti! Un arpeggio distorto e malefico permette all'ascoltatore di riprendere un minimo fiato, ma di non perdere assolutamente quello stato di tensione generale che si avverte. Più vicina a certo death metal americano la successiva “Apocalyptic Zero”, ma l'illusione dura solo il tempo di terminare con il riff iniziale, perché l'esplosione black è dietro l'angolo. Conclude questo CD “The Secret Of ...” con un riff molto death metal di fine anni 80, accelerazioni al sapore sempre di death americano ma del decennio successivo e tanta, tanta velocità, brutalità e ferocia esecutiva, anche in questo caso interrotta da un brano di chitarra acustica, ma non meno malefico.

Il disco termina e mi lascia in bocca davvero un buon sapore. Quello di una band italiana che ha saputo mescolare le proprie influenze per produrre un album di black metal ben suonato, ben registrato, e con molte idee di base. Un monito per tutti quei gruppi che pensano che velocità parossistica e fine a sé stessa, voce tipo bimbo strozzato, face painting approssimativo e logo illeggibile significhi black metal.
Consiglio questo disco a tutti gli affezionati del genere perché secondo me è di gran lunga superiore a tanta immondizia estera spacciata per true-qualchecosa-black metal!
COMPRATE! COMPRATE! COMPRATE!

Track by Track
  1. Requiem 70
  2. Imperium 80
  3. Ad infera 80
  4. Ludus Dianæ 80
  5. The Other Face of Hell 75
  6. Black Sun Theory 75
  7. Apocalyptic Zero 75
  8. The Secret Of Lapis Manalis 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

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