Mindsnare «The Noble Ancestry» [2003]
Mindsnare
Titolo:
The Noble Ancestry
Nazione:
Italia
Formazione:
Gigi (Bass+Vox)
Chris (Guitars)
Gianpaolo (Drums)
Genere:
Durata:
31' 22"
Formato:
2003
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
La band si forma nel lontano 1992 a Torino, quando la precedente formazione cambia il nome in quello odierno ed inizia la propria attività.
Oltre a svariati demo-tapes, incidono alcuni EP in formato 7 pollici, nonché la bellezza di 4 CD ufficiali. Quello in questione rappresenta l'ultimo lavoro.
Il gruppo vanta anche una intensa attività live che li ha portati a suonare con i grossi calibri della scena Death Metal mondiale: Malevolent Creation, Vader, e molti altri.
Passiamo dunque all'ascolto di questo CD, ma già possiamo sospettare quali saranno le direttive musicali di una band che omaggia i Napalm Death di "Harmony Corruptiuon" nel nome scelto!
Un intro tastieristica apre il disco, che esplode in tutto il suo fragore metallico nella successiva "Blood of...".
La direzione stilistica della band si denota subito e si attesta in un bellissimo esempio di compattissimo, brutale ed iper-compresso death-metal di chiara matrice floridiana!
Voce gutturale che ricorda molto i Malevolent Creation, riff semplici ma decisamente efficaci, parti mosh dal vago sapore Slayer ed assoli "stirati" a-là King/Hanneman/Azaghtoth condiscono il tutto!
Tra gli episodi più riusciti del disco vanno sicuramente annoverati (oltre alla opener), "Reborn from.." e "Immortal Return" per l'alternarsi di tempi veloci ad un mezzo tempo lento ed abrasivo.
Indubbiamente, anche gli altri pezzi che compongono il dischetto in esame sono di discreta fattura, ma quelli segnalati quì sopra risultano migliori, in virtù di riff e situazioni più personali, rispetto agli altri che (per vie più o meno dirette) ricordano maggiormente brani di qualcuna delle bands citate come influenza stilistica!
L'unico brano un pò avulaso dal contesto risulta essere "Ungodly Human", uno strumentale basato su un semplice ma suggestivo arpeggio di chitarra, dal sapore "Desolate Ways" dei Morbid Angel.
In conclusione, il disco presenta una compattezza invidiabile, e (nonostante non si possa certo parlare di un prodotto che si fa notare per originalità) una bella freschezza compositiva che riesce a far entrare in mente i vari riff senza mai stancare l'ascoltatore.
L'unica cosa che mi sento di consigliare a questa validissima band è solo quella di rendere un pò più personale lo stile del singer Gigi: talvolta interpretare maggiormente alcune fasi delle canzoni renderebbe il tutto maggiormente vario e, di rimando, appetibile!
Insomma, disco consigliatissimo a chi è amante dell'OLD SCHOOL DEATH METAL di stampo floridiano, tutti gli altri attendano con ansia il prossimo disco di Justin Timberlake!!!
Track by Track
- Intro 65
- Blood of Christ 75
- Reborn from my Death 75
- The Noble Ancestry 65
- Immortal Return 75
- The Waste Land 60
- Ungodly Human 65
- Satan's Breed in Blasphemous Eyes 70
- My War 70
- In the Name of Kingu 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
69Recensione di Alcio pubblicata il --. Articolo letto 2804 volte.
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