Lena's Baedream «Self Attack...and The Following Facts» [2008]
Lena's Baedream
Titolo:
Self Attack...and The Following Facts
Nazione:
Italia
Formazione:
Nicola Briganti :: Lead Guitar/ Backin' Vocals
Gabriele Anversa :: Drums And Percussions
Cristian Ferrari :: Vocals
Francesca Alinovi :: Bass
Carlo Alberto Morini :: Rhythm Guitar
Genere:
Durata:
35' 11"
Formato:
CD
2008
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Nella prima stesura di questa recensione mi dilungai forse troppo nel tentativo di far notare quella che era la qualità primaria che portava con se questa demo, tralasciando un enorme buco nei confronti di una, seppure breve, analisi musicale. Perché, giustificherò più avanti, la qualità musicale è sicuramente di buon livello, ma la parte più importante è la differenza che distingue questo album di hard rock dal marasma mainstream moderno. Come disse appunto Rolf Ulrich Kaiser la merce di consumo si scorda presto e io mi associo. Non intendo supportare quei gruppi che ritengono di essere moderni in base alla tendenza del minuto, sono convinto che si possa fare del rock moderno senza dover inglobare elementi pop ruffiani e questo album me ne da la prova in maniera evidente. E' innegabile che questo sia un disco moderno: anche se le tendenze chitarristiche possono risalire a gruppi in voga nei primi anni '90, quelli dell'ondata grunge e le soventi divagazioni chiamano in causa la new wave e la psichedelia, sono tutti uniti ad una formula non ristagnante; si possono riconoscere i tratti solo isolandoli, ma questo non significa godersi il disco nella sua interezza. Invece molti brani sono diretti e hanno quella melodia melensa delle classifiche recenti, ma immerse in una composizione ruvida, che non lascia spazio a dubbi. Il brano “Re-cover Outside” sprizza giovane e rabbioso con un riff emozionale, supportato da una presenza vocale decisamente inquadrata e ben impostata, espressiva quanto basta; le planate acustiche servono solo a mantenere vivo quello che il riff portante esprime in termini di energia, forse è una mossa tipica, ma funziona. “Ius primae noctis” recupera i metodi della wave dei fine anni '70: batteria frammentaria, così come i riff di chitarra, basso ben distinto. Il tutto collassa verso la fine per far spazio ad un hard rock robusto, avvicinabile ai metodi di certi gruppi che decretarono la fine dei Beatles. La traccia conclusiva, “Soffocate (We Can Only Lose)”, lunga oltre 7 minuti, recupera tutti i metodi fin'ora espressi: le tracce grunge, la potenza della chitarra elettrica e la ricerca di situazioni ipnotiche date dai sintetizzatori approdando ad un finale psichedelico ed elettronico. Indubbiamente un lavoro confezionato con gusto e sapienza, registrato come si conviene: non ruvido ma caldo; spesso si divaga chiamando in causa batterie elettroniche ed effetti, qualunque cosa insomma possa rendere la traccia un piccolo lavoro da scoprire piano, piano. La competenza dei musicisti non è in discussione e questo lavoro fa dei Lena's Beadream un gruppo di qualità da tenere ben d'occhio.
Track by Track
- I Love My Son 70
- Re-cover Outside 70
- The Prasites 65
- Ius Primae Noctis 75
- Clever (indiots and Haemophiliacs) 60
- B-612 70
- Soffocate (We Can Only lose) 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 80
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 1392 volte.
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