Trinakrius «Massacro» [2010]

Trinakrius «Massacro» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Trinakrius

Titolo:
Massacro

Nazione:
Italia

Formazione:
Favio Rezza - Voce
Claudio Florio - Batteria
Flavio Russo - Basso
Francesco Chiazzese - Chitarra

Genere:

Durata:
11h 8' 1"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Tempo di Best of per i Palermitani Trinakrius, che dopo tre demo e due album decidono già di fare un best of, che consiste principalmente in una riregistrazione di brani originariamente proposti nei demo o sotto diversi titoli, come “I diavoli del re”, uscita già sul loro secondo demo e riproposta in “Sancta inquisitio”, con in chiusura il loro demo del 1996, “Intrinakrius”, riproposto per intero. Va notato anche che i brani sono riproposti col cantato in italiano, mentre invece le versioni originali hanno i rispettivi titoli in inglese.
I “Best of” sono un’operazione molto più rognosa di quello che può sembrare, poiché alle volte una retrospettiva che ci introduca al passato della band può senz’altro essere utile, altre volte però possiamo imbatterci in dei “best of” scialbi, che sono solo una compilation dei brani migliori che nulla aggiunge e nulla toglie a quanto già detto in passato, altre volte ci si imbatte in “best of” rilasciato solo ed esclusivamente per terminare un contratto con un label che dà problemi, altre volte ancora si rilascia materiale pieno di filler o comunque tutt’altro che imprescindibile, come l’abum di covers, che nonostante l’impegno e la passione profusi, lascia sempre il tempo che trova.
Fortunatamente non è questo il caso di questo “Massacro”, un buon best of che descrive bene le fasi della evoluzione della band. In tal modo possiamo apprezzare le prime quattro canzoni riregistrate nel 2009 con un sound molto più moderno. I brani sono molto gradevoli, con dei testi che a discapito dei titoli proposti sono molto solari e speranzosi. La parte centrale è però quella che ho gradito di più per la qualità della musica, ed è quella che inizia dalla canzone numero sette per arrivare alla numero dieci. Ottima l’accoppiata “Il boia” – “l’era del male”, che marcano i capisaldi delle influenze heavy metal nella prima, e quelle epic doom nell’altra. “I diavoli del re”, inoltre, mischia alla perfezione i due elementi, con il brano che mescola benissimo delle chitarre acustiche in pieno stampo medievale con una voce pulita decisamente più energica. Alla fine, il best of si conclude con la riproposizione del demo.
Alla fine del disco, a dirla tutta, ci sono arrivato con un sorriso per la qualità della musica proposta, ma anche con un po’ di confusione, a causa di una tracklist che sinceramente non mi ha convinto, e che io personalmente avrei disposto in maniera differente perché sinceramente sulle prime non riuscivo a orientarmi. Non è ad esempio molto utile partire con il demo riregistrato, visto che questo rappresenta comunque un episodio marginale nella storia dei Trinakrius. Sarebbe stato molto più utile, a mio avviso, disporre i brani in ordine temporale, lasciando che l’ascoltatore potesse carpire l’evoluzione dei Trinakrius durante il primo ascolto. Si tratta ovviamente di un punto di vista mio personale, che però faccio incidere sul voto finale in quanto rende il “best of” un po’ meno intellegibile di quello che in realtà secondo me poteva e doveva essere.
In conclusione: esattamente come per ogni buon “best of” onesto e fatto bene, ne consiglio l’acquisto a chiunque ami le sonorità suddette, ma preferibilmente insieme a uno dei due full length già rilasciati dai Trinakrius, nel caso in cui non conosciate la band.